Torino, 22 set. (LaPresse) – È un viaggio nella storia della radio e della televisione italiana e, insieme, del nostro Paese: il Prix Italia porta a Torino la mostra ‘1924-2014. La Rai racconta l’Italia’, ovvero una delle più importanti istituzioni culturali attraverso i sessanta anni della sua televisione e i novanta anni della sua radio. Una mostra “diffusa”, tra la GAM per la parte storica dedicata ai 60 anni della Televisione, Palazzo Madama per la sezione “Costumi” e l’Auditorium Rai Arturo Toscanini per la sezione intitolata ai 90 anni della Radio e per la sezione speciale “1948-2014. Il Prix Italia racconta il mondo”. Le mostre, inaugurate sabato dalla presidente della Rai Anna Maria Tarantola, saranno gratuitamente aperte al pubblico fino al 2 novembre (al 21 ottobre per la GAM), abbracciando virtualmente la data del 6 ottobre, giorno della prima trasmissione radiofonica italiana.

L’esposizione nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e in collaborazione con la Fondazione Torino Musei. Alla mostra – sostenuta da Eni e Intesa Sanpaolo – hanno collaborato alcuni grandi nomi:Piero Angela, Piero Badaloni, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Arnaldo Plateroti, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa, Sergio Zavoli, mentre Fabiana Giacomotti ha curato. A “firmare” la rassegna sono Costanza Esclapon, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai, Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando e di Barbara Scaramucci, già Direttore di Rai Teche.

‘1924-2014. La Rai racconta l’Italia’ propone miscellanee di programmi, filmati di eventi particolarmente significativi, telegiornali, annunci, servizi, quiz, tribune politiche. Ma anche documenti d’archivio, fotografie d’epoca, opere d’arte della ricca collezione Rai (Guttuso, De Chirico, Casorati, Nespolo, Cremona, Campigli, Turcato, Vedova e molti altri), copioni e testimonianze manoscritte di chi ha attivamente partecipato e vissuto la straordinaria avventura iniziata il 27 agosto del 1924, giorno della costituzione dell’Unione Radiofonica Italiana U.R.I. e gli anni di attività dall’URI all’EIAR fino alla RAI.

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