Roma, 16 lug. (LaPresse) – Il film campione d’incassi del 2013 è stato ‘Sole a catinelle’ di Checco Zalone mentre ‘Ammutta muddica’ di Aldo, Giovanni e Giacomo è lo spettacolo risultato in vetta alla top ten per il teatro. Tra i concerti, la prima posizione spetta a quello di Bruce Springsteen il 3 giugno al Meazza di Milano. Per la lirica, si è attestato al primo posto il ‘Nabucco’ all’Arena di Verona. Sono questi i nomi sul podio nelle classifiche di cinema, teatro, concerti e lirica dell’Annuario dello Spettacolo presentato oggi dall’Ufficio Statistica della SIAE per il 2013.
Il 2013 per lo spettacolo è stato un anno in positivo con importanti segnali di ripresa, sebbene in un contesto di crisi ancora evidente. I settori che nel 2013 hanno conseguito i migliori risultati sono stati l’attività concertistica, le mostre ed esposizioni, il cinema e le attività con pluralità di generi. E’ aumentata, infatti, la spesa al botteghino (+1,17%), in linea con l’accresciuta offerta di spettacoli (+2,14%) e degli spettatori (ingressi +1,24%), nonostante la compressione del volume d’affari complessivo (-1,43%).
Se la spesa al botteghino rispetto al 2012 segna un positivo +1,17%, in particolare quella per i concerti è aumentata del 24,51%, grazie alla crescita dei concerti di musica leggera (+32,17%).
La spesa del pubblico ha riportato una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-0,21%), tuttavia l’attività concertistica ha fatto registrare un aumento della spesa pari al 24,15%, con un +30,77% per i concerti di musica leggera.
Rispetto al 2012, il volume d’affari ha subìto complessivamente una lieve flessione (-1,43%). Tuttavia i concerti hanno riportato un aumento superiore al 23% e per i concerti di musica leggera il volume d’affari è cresciuto del 29,65%.
Nel 2013 la SIAE ha rilevato circa 4 milioni e 200mila spettacoli, di cui poco più di 3 milioni registrati nel settore cinematografico. Seguono le attività di ballo e concertini con oltre 750mila eventi mentre lo sport ha superato quota 141mila eventi. Rispetto ai risultati dell’anno precedente, il numero di spettacoli ha registrato un deciso incremento, pari al 2,14%.
Per quanto riguarda gli ingressi agli spettacoli, il 2013 ha registrato un incremento dell’1,24% rispetto al 2012. Molto significativo l’aumento nel macroaggregato dei concerti, pari all’11,20%, grazie all’ottimo risultato conseguito dai concerti di musica leggera (+19,49%).
Il computo delle presenze invece, utilizzato per quantificare i partecipanti a manifestazioni per le quali non è previsto il rilascio di titoli d’accesso ha fatto registrare un dato negativo (-6,35%) del 2013 sul 2012.
La Lombardia è la prima regione italiana del 2013 per quanto riguarda numero spettacoli, ingressi, presenze, spesa al botteghino e spesa del pubblico. Infatti, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna sono le regioni nelle quali è stata rilevata la massima concentrazione di spettacoli.
La Lombardia è anche la regione che ha prodotto più ingressi, seguita dall’Emilia Romagna e dal Lazio. È qui dove è stato rilevato il numero maggiore di presenze, precedendo il Veneto e l’Emilia Romagna.
È poi la regione con la spesa al botteghino più elevata, seguita dal Lazio e dal Veneto, e quella – con un valore superiore a quella complessiva delle regioni del sud e delle isole – che ha ottenuto il valore più elevato nella spesa del pubblico, davanti all’Emilia Romagna e al Veneto.
Infine, la Lombardia è la regione che ha fatto registrare il valore più elevato anche per il volume d’affari, seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto.
Il comparto migliore è risultato quello dei concerti: in particolare il settore trainante è stato quello dei concerti di musica leggera, con variazioni positive degli indicatori economici intorno al 30%. Le variazioni in percentuale (ad eccezione delle presenze che registrano una flessione del 24,54%) mostrano incrementi di tutto rilievo. L’offerta di spettacoli è cresciuta dell’1,13%; gli ingressi sono aumentati dell’11,20%. Incrementi ancora più rilevanti da parte degli indicatori economici: spesa al botteghino +24,51%; spesa del pubblico +24,15% e volume d’affari +23,03%.
Il 2013 è stato un ottimo anno anche per le mostre ed esposizioni, con un aumento significativo dell’offerta di spettacoli, pari al 10,31%. In leggero aumento anche gli ingressi, che hanno fatto registrare un incremento dello 0,45%. In crescita anche gli indicatori economici: spesa al botteghino, +4,42%, spesa del pubblico, +4,21% e volume d’affari, +3,59%.
Lo sport registra un anno stazionario: sono aumentate l’offerta di spettacoli (+4,01%), la spesa al botteghino (+0,76%) e la spesa del pubblico (+2,83%). In calo, invece, gli ingressi (-3,70%), le presenze (-6,84%) e il volume d’affari (-2,20%). Nel comparto, il settore più attivo è stato quello degli sport individuali. Da sottolineare che lo sport è il settore dello spettacolo che genera il volume d’affari più elevato.
In termini di presenze e spesa del pubblico, l’attività di ballo e concertini è il primo settore in assoluto: per numero di spettacoli e di ingressi è il secondo dopo il cinema, mentre per volume d’affari è preceduto soltanto dallo sport. Tuttavia, il 2013 è stato contrassegnato da una decisa tendenza negativa. Solo l’andamento dell’offerta di spettacoli ha mostrato il segno positivo, +5,80%. In diminuzione gli ingressi, -4,34%; le presenze, -1,68%; la spesa al botteghino, -6,70%; la spesa del pubblico, -7,18% ed il volume d’affari, -7,27%. In particolare, il settore del ballo ha perso, dal 2007, oltre il 17% del proprio volume d’affari.
Anno negativo invece per l’attività teatrale, che ha vissuto un periodo particolarmente difficile, confermando una tendenza negativa che si protrae da alcuni anni. Il segno positivo compare nell’offerta di spettacoli (+0,66%) e nelle presenze (+3,30%), mentre tutti gli altri indicatori sono in territorio negativo: ingressi -2,44%; spesa al botteghino -1,92%, spesa del pubblico -3,06%, volume d’affari -2,96%. Si consideri che, rispetto al 2010, il volume d’affari del comparto teatrale è diminuito del 12,54%.
Situazione critica infine per le attrazioni dello spettacolo viaggiante, tenuto conto anche delle rilevanza degli investimenti necessari al funzionamento delle strutture permanenti. Tutti gli indicatori hanno tendenza negativa: numero di spettacoli, -4,07%; ingressi, -6,65%; presenze, -24,04%; spesa al botteghino, -8,09%; spesa del pubblico, -10,55%; volume d’affari, -10,04%. Il settore dei parchi da divertimento ha fatto registrare i risultati più preoccupanti.
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