New York (New York, Usa), 12 ago. (LaPresse) – “Sin da quando ero piccola, ho sempre avuto un’idea molto normale di quello che volevo. Sarei stata una mamma e un medico e avrei vissuto nel Kentucky. Ma in realtà ho sempre saputo che sarei stata famosa”. Jennifer Larence, l’attrice più desiderata del momento, lo racconta dalle pagine di Vogue Usa, che le dedica la copertina. “Giuro, non so come altro descriverlo. Stavo a letto e mi chiedevo ‘Sarò una star della tv locale? Sarò una speaker motivazionale?’. Non era una visione. Ma dal momento in cui sta succedendo, avevo questa conoscenza sepolta: ‘Ma certo'”.
Lawrence, che quest’anno ha vinto il premio Oscar per la sua interpretazione in ‘Il lato positivo’, racconta che niente avrebbe fatto pensare che fosse destinata a una carriera di successo al cinema. “Sono cresciuta in Kentucky, ho due fratelli, abbiamo dovuto fare sport, ero una studentessa terribile, venivo messa in punizione a ogni pagella. Recitare è mai stata un’opzione. Non mi dicevano ‘Oh beh, hai un’insufficienza in matematica, sei in punizione. Ma puoi fare l’attrice'”.
Ma a 15 anni Jennifer ha lascito la scuola per recitare e nel 2006, trasferita a Santa Monica con la madre, è stata presa per una serie comica della Tbs, ‘The Bill Engvall Show’. “So che suona stupido, ma è stato come se avessi trovato finalmente qualcosa che la gente mi diceva che ero brava a fare, una cosa che non avevo mai sentito prima. Ed è la ragione principale per cui i miei genitori me lo hanno lasciato fare. Una volta ho sentito mia madre parlare al telefono con mio padre e dirgli ‘Abbiamo pagato per la psicoterapia e per tutte quelle medicine, ma non ne abbiamo più bisogno mentre è qui. È felice'”.
Lawrence passa da un set all’altro e non ha intenzione di fermarsi. “Non potevo dire di no. E quando ero sul set pensavo ‘Questo è più importante di una vacanza. È tanto meglio per il mio cervello essere stimolata creativamente in questo modo’. Mi ha ricordato che è quello che amo”. Avrebbe dovuto prendere una pausa tra le riprese di due film, il secondo capitolo di ‘Hunger Games: La ragazza di fuoco’ e ‘X-Men – Giorni di un futuro passato’. Ma quando il regista David O. Russell (lo stesso che l’ha diretta ne ‘Il lato positivo’) le ha proposto il ruolo da protagonista di fianco a Christian Bale in ‘American Hustle’ scrivendo la parte appositamente per lei, non ci ha pensato due volte. “Il personaggio è una casalinga di Long Island che è una specie di una sgangherata, intensa, manipolativa, brillante, ma anche piena di sentimento e straziante. Era quel che c’era di eccitante in lei – spiega l’attrice – non vedevo l’ora. E poi, ho potuto pomiciare con Christian Bale”.
Unico neo della fama, è l’eccessiva attenzione di paparazzi e media. “Temo di sembrare ingrata, parlando di questo – ammette – ma sto avendo una specie di crisi di nervi su questo ultimamente. All’improvviso tutto il mondo si sente autorizzato a sapere tutto di me, compreso cosa faccio nei weekend quando passo del tempo con mio nipote. E io non ho il diritto di dire che sono con la mia famiglia”. Poi spiega “Se io fossi una normale 23enne e chiamassi la polizia per dire che ci sono strani uomini che dormono sul mio prato o che mi seguono da Starbucks, entrerebbero subito in azione. Ma dato che sono una persona famosa, mi dicono ‘Mi spiace signora, non c’è niente che possiamo fare’. Non ha senso”. “Mi va bene – specifica – sono solo una ragazza e un essere umano normale, e non sono stata in questa realtà a lungo abbastanza da sentire che questa sia la mia nuova normalità. Dovrò trovare modo di fare pace con tutto questo”. “Sono una grande fan delle finestre – ammette, ci sto davanti delle ore. è l’unico momento in cui posso guardare a grandi gruppi di persone senza che loro guardino me.
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