Chicago (Illinois, Usa), 11 apr. (LaPresse/AP) – Sono stati scelti ieri gli ultimi quattro giurati che dovranno decidere della sorte di William Balfour, accusato di aver ucciso la madre, il fratello e il nipote di Jennifer Hudson il 24 ottobre del 2008. Tra i candidati scelti nel secondo giorno di interviste faccia a faccia ci sono anche un membro di un gruppo di acrobati del Jesse White Tumbling Team, formato dal segretario di Stato dell’Illinois Jesse White, e una persona che ha fatto parte anni fa della giuria di un altro processo per omicidio.
Il giudice Burns ha anche esaminato una donna che aveva scritto del caso su una rivista, non giudicando il suo lavoro, né la conoscenza di uno degli avvocati della difesa come dati importanti per un’esclusione dal processo. La candidata è comunque stata eliminata successivamente dagli avvocati nella fase finale della selezione quando si potevano escludere le ultime persone senza dare una ragione. Durante la fase delle interviste Balfour è stato seduto in silenzio, sprofondato nella sua poltrona senza mai alzare gli occhi sui giurati che rispondevano alle domande a pochi metri da lui.
L’uomo, ex marito della sorella della Hudosn, è accusato di aver ucciso a colpi di pistola la madre dell’attrice, Darnell Donerson, 57 anni, il fratello Jason, 29 e il nipote Julian King di 7 anni. Nel corso delle selezioni per la giuria un uomo è stato eliminato dopo essersi dichiarato un grande fan dell’attrice, ampiamente informato sul caso, insieme con un’altra fan dichiarata. Oltre a loro, sono stati esclusi dalle selezioni anche un uomo i cui vicini di casa sono agenti dell’Fbi, un insegnate di Chicago, in passato testimone di un caso di omicidio in cui era accusato uno studente, e una vedova il cui nipote ha recentemente ucciso la moglie incinta.
“E’ troppo vicino a me – ha ammesso la donna quando le è stato chiesto se poteva seguire il processo in modo distaccato – E’ solo che c’è un bambino coinvolto e non posso passare sopra questa cosa”. Nella giuria sono comunque state inserite persone che hanno visto i propri famigliari aggrediti, tra cui una donna il cui figlio è stato colpito da un colpo di pistola nel 2002 e che è ora paralizzato. Tra gli altri selezionati nel corso dei due giorni ci sono stati un custode, un camionista e un ex ufficiale.
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