Venezia, 4 set. (LaPresse) – L’annunciato scandalo del nudo integrale di Michael Fassbender arriva sugli schermi della Mostra del Cinema. Accolto da applausi e da qualche dissenso alla proiezione stampa, ‘Shame’ opera seconda del regista Steve McQueen, racconta la storia di Brandon, un uomo prigioniero del sesso che ha perso la sua bussola morale. Apprezzato molto dalla critica, il regista ha affermato “è un onore per me essere riconosciuto dalla città di Venezia sia per quanto riguarda la Biennale di Arti Visive che qui alla Mostra del Cinema. Sono entusiasta e onorato. L’arte non deve avere barriere. Per me è sempre lavoro”.
In conferenza l’attenzione della stampa (soprattutto al femminile) è tutta per l’attore del momento Michael Fassbender, visto a Venezia anche in ‘A Dangerous Method’ di David Cronenberg. Sull’intensa interpretazione in ‘Shame’, che forse li varrà il premio per la miglior interpretazione maschile, l’attore ha affermato: “Mi sono sentito poco a mio agio nelle scene di sesso. L’importante per tutti era di sentirsi a proprio agio. Per fortuna quelle scene non le abbiamo riprovate più volte”.
McQueen, parlando della collaborazione con l’attore ha dichiarato “Difficile fare film senza di lui. Tra me e Michael è una storia d’amore… ci amiamo!”. Sulla bravissima Carey Mulligan, al suo primo nudo integrale, il regista ha detto: “sono molto arrabbiato con lei. Dovrebbe essere qui, ma non posso discuterlo troppo”.
Del film colpisce positivamente la scena in cui la Mulligan canta ‘New York, New York’. “È per me una canzone triste – ha aggiunto McQueen – è un blues, sono contento di come Carey l’abbia reinventata facendo un ottimo lavoro interpretativo”.
Tutta la pellicola è ambientata a New York. “Siamo stati ispirati profondamente dalla città, fantastica e affascinante. È la città più contemporanea e moderna, l’unica a poter fare da sfondo alla storia di Brandon. È il luogo dell’eccesso per eccellenza. Per me è un vero e proprio personaggio del mio film”.
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