L'episodio di protesta questa mattina alle 7.30 davanti all'istituto Ponti. I Pro Vita: "Patetica pagliacciata"

Gli annullano un incontro a scuola, si incatena davanti all’edificio: è il pornoattore Max Felicitas, che a Gallarate alle 7.30 di questa mattina, 3 marzo 2025, ha deciso di mettere in scena una protesta davanti all’Istituto Ponti. “Protestiamo contro qualsiasi forma di discriminazione e contro tutte le forme di oppressione” ha detto in un video Max Felicitas. L’incontro era previsto nell’ambito dell’educazione sessuale ma è stato impedito a Max Felicitas di farlo: la decisione sarebbe stata presa dalla scuola, non è chiaro se dopo aver subito pressioni di qualche tipo.

Il pornodivo Max Felicitas si è presentato incatenato e imbavagliato davanti a scuola, dove decine di studenti sono accorse per sostenerlo, farsi selfie con lui e gridare ‘Libertà’. “Contro qualsiasi forma di discriminazione. Voglio lottare ogni giorno contro chi giudica, contro chi limita la libertà altrui, contro a qualsiasi tipo di pregiudizio – ha scritto su Instagram – Ringrazio tutti i ragazzi per sostenermi”. 

 
 
 
 
 
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La nota dei Pro Vita: “Patetica pagliacciata, chiediamo al MiM di allertare gli Usr”

“La patetica pagliacciata inscenata stamattina a favore di telecamere dall’attore porno ‘Max Felicitas’ davanti all’Istituto Ponti di Gallarate, dove si è presentato incatenato e imbavagliato all’apertura dei cancelli, denota la pochezza di un personaggio che non si fa scrupoli nello sfruttare una scuola frequentata da minorenni per lucrare pubblicità personale, e conferma sia il tragico errore di valutazione commesso dall’Istituto Ponti nell’invitare a parlare di educazione sessuale una persona che ha fatto della sessualità una merce da vendere, sia la giusta scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale di annullare un evento totalmente inopportuno dopo la segnalazione di Pro Vita & Famiglia. L’unica ‘catena’ di cui vale la pena parlare in questa vicenda è quella della pornografia, che rende gli adolescenti schiavi di una sessualità malata e dannosa per la loro salute psicofisica. Dal momento che l’attore porno ha annunciato un tour nelle scuole di tutta Italia, chiediamo al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di allertare tutti gli USR affinché ciò non avvenga e i minori non entrino in contatto con commercianti di pornografia”. Così in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, in merito alla protesta inscenata stamattina, lunedì 3 marzo,.

“Resta allucinante che l’Istituto Ponti abbia potuto anche solo immaginare di invitare a parlare di bullismo e sessualità un attore porno, dato che proprio la sempre più diffusa dipendenza da pornografia, oltre a generare ansia e depressione, è la principale causa di problematiche cognitive e comportamentali nei giovani anche e soprattutto nelle relazioni affettive e sessuali, come atteggiamenti predatori e aggressivi e di oggettificazione del corpo, soprattutto femminile. L’unico messaggio che la scuola deve trasmettere sulla pornografia è che è un osceno mercato di corpi che si arricchisce sulla distruzione nei giovani di una sana maturazione sessuo-affettiva” conclude la nota.

Frassinetti (MiM): “Nessuna censura ma non si educa così”

Concordiamo con la decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia di annullare l’incontro previsto presso l’Istituto Ponti di Gallarate, dove il porno attore Max Felicitas avrebbe dovuto tenere una lezione di educazione all’affettività agli studenti. Crediamo che qui non si tratti di censura ma di inopportunità sul coinvolgimento di figure legate all’industria pornografica in attività formative rivolte a studenti anche minorenni” dichiara il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, on. Paola Frassinetti.

“La scelta di tali testimonial che con la propria attività veicolano contenuti che possono denigrare la figura femminile, rischia di trasmettere messaggi fuorvianti e non conformi ai principi educativi che la scuola è chiamata a promuovere. L’educazione all’affettività è un tema di fondamentale importanza ed è strettamente legata all’educazione al rispetto e al prevenire ogni forma di violenza sulle donne attraverso il contrasto a stereotipi e discriminazioni di genere. È essenziale che tali interventi siano orientati al benessere e alla crescita equilibrata degli studenti e rispettino la sensibilità delle famiglie”.

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