Primo giorno di scuola, primo giorno di protesta per gli studenti romani che oggi si sono dati appuntamento davanti al Ministero del’Istruzione per protestare contro i “costi di una scuola che violano il diritto allo studio”. “Siamo tornati a scuola ma il ministro Valditara sembra ancora non sia tornato – si sfoga Simone, studente del liceo scientifico – Che non si sia reso conto di una serie di problemi che da anni vanno avanti nella scuola. Ogni anno gli studenti arrivano a pagare somme enormi per andare a scuola, per acquistare libri e usare i mezzi pubblici. La parola merito, che ha deciso di introdurre, in realtà crea disparità. È un merito che non si basa sulla bravura del singolo ma sulla differenza economica di tutti e tutte”. “Bisogna trovare delle soluzioni che mettano la scuola in primo piano, ad esempio con dei libri della proprietà della scuola che vengono dati in comodato d’uso con gli studenti o che sia la scuola stessa a pagarli – suggerisce Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi – Sarebbe una spesa gravosa ma al tempo stesso non si può parlare di istruzione gratuita e garantita se poi i conti li pagano le famiglie”.