È l'allarme lanciato dal ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara che parla di "numeri preoccupanti"
Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nel corso dell’evento di lancio in Italia del rapporto Ocse ‘Education at a glance 2023’ lancia l’allarme sulla questione diploma. “Un altro aspetto su cui noi dobbiamo riflettere molto è che nell’area Ocse il 14% dei giovani adulti non ha conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore. Purtroppo in Italia questo dato è ben il 22%. E questo è un dato che ci deve preoccupare”.
“Un dato – spiega – che va riconnesso con la testimoniata divaricazione nei risultati formativi all’interno del nostro Paese, con un’Italia che rimane sempre spaccata in due. E io continuo a ribadire che è moralmente inaccettabile. Tant’è vero – ricorda – che abbiamo deciso di varare Agenda Sud”.
Valditara: “Politica non si sottragga a riflessioni su futuro giovani”
“Riforma dell’istruzione tecnico-professionale, Agenda Sud, tutor e orientatore sono le sfide che noi lanciamo, raccogliendo i suggerimenti di questo interessante report. Credo che il dibattito politico – aggiunge – non possa esimersi da queste riflessioni proprio per dare un futuro a tutti i giovani del nostro Paese“.
Valditara: “Ridare prestigio sociale al lavoro di docente”
“In tutto l’Occidente, in tutti i Paesi Ocse, la professione del docente è sempre meno attrattiva. Questo è un tema drammatico che si riscontra anche in Italia. Una delle grandi emergenze sulla quale tutti insieme, a livello internazionale, dobbiamo ragionare è proprio questa: come rendere sempre più attrattiva una professione strategica per lo sviluppo dei nostri Paesi”. Un fenomeno che trova “una spiegazione certamente nell’aspetto economico” ma c’è “anche il tema di ridare autorevolezza e prestigio sociale a questa funzione strategica, che io ho definito il lavoro più bello del mondo perché dare un futuro a dei giovani è un lavoro che non ha pari”. Perché “se vogliamo una scuola capace di formare adeguatamente i nostri ragazzi dobbiamo motivare i nostri docenti e incoraggiare i giovani migliori questa carriera”.
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