Parla a LaPresse lo scrittore e critico letterario, autore dellarticolo proposto agli studenti nella prima prova scritta
Marco Belpoliti racconta il senso del suo articolo ‘L’elogio dell’attesa ai tempi di WhatsApp‘, tra le tracce proposte ai maturandi 2023. “WhatsApp e tutto il resto sono attivatori della nostra impazienza”, afferma a LaPresse lo scrittore e critico letterario.
“In realtà noi aspettiamo sempre, in aeroporto, un treno in ritardo, la fila dal gelataio, dal medico. Aspettiamo perché siamo tanti e facciamo quasi contemporaneamnte le stesse cose e quindi siamo costretti ad aspettare. L’impazienza è diventata irrimediabile”, spiega Belpoliti. “Entriamo nella vita degli altri in maniera immediata. La relazione è non solo immediata, ma ci diamo del tu cioè gli altri per noi sono a distanza di gomito – sottolinea ancora – Questa prossimità ci autorizza a chiedere agli altri: ‘Mi ami?’, ‘Mi rispondi?’, ‘Non hai rispetto'”.
Belpoliti: “Nessuno aspetta più ma la noia aiuta il pensiero”
“Nessuno aspetta più e deve riempire la ‘noia del grande avversario’ ma la noia, come diceva Walter Benjamin aiuta il pensiero“, prosegue Belpoliti, autore del testo pubblicato sul quotidiano Repubblica il 30 gennaio 2018 e finito sui banchi degli studenti alle prese con l’esame di Stato 2023. “Tutti con il cellulare in mano, in metro, allo studio medico, mentre aspetto di fare le analisi del sangue – afferma – Pochi tengono lo sguardo fisso nel vuoto. Questi spazi interstiziali sono diventati la maggior parte delle nostre vite, tutto è un interstizio”. “Tutti gli scrittori interrogati a un certo punto della loro vita dicono: ‘Da bambino mi annoiavo’, ma la noia è fondamentale per immaginare, sognare e creare il futuro”.
A LaPresse, Belpoliti riferisce di non avere “né la tv né i social”. “Non perché io sia Unambomber, ma perché non sono entrato nell’epoca di Facebook, da allora tutto è andato accelerando e io non ho molto tempo – spiega – Ho ‘smesso’ la tv all’epoca di Mani pulite'”. “Questo è il mio quarto d’ora di celebrità, ho speso così, con questa intervista, il mio ticket di celebrità”, conclude.
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