Il Cdm approva il decreto Scuola: a fare da spartiacque la data del 18 di maggio

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera oggi al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020. Se non si torna in classe entro il 18 maggio niente esame di terza media, maturità online ma solo orale, mentre saranno tutti promossi nelle altre classi. Provvedimenti che ovviamente tengono conto dell’emergenza coronavirus, come ha spiegato la ministra Lucia Azzolina in conferenza stampa nella quale ha sottolineato che "nessuno sarà lasciato indietro".  "Non si può parlare di 6 politico, fa parte di una visione vetusta. Sono valutazioni di un periodo complessivo di 5 anni e noi abbiamo messo al centro gli studenti", ha detto Azzolina.

"Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno", ha dichiarato la titolare dell’Istruzione che ha poi aggiunto: "La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione".

"I problemi non sono mancati e sarà necessario aprire presto una riflessione sullo stato di digitalizzazione del Paese e della scuola stessa, ma il Ministero è stato e resta al fianco delle scuole per risolverli – prosegue la Ministra -. Gli 85 milioni stanziati per supportare la didattica a distanza, messi subito a disposizione degli istituti che li stanno già utilizzando, ne sono una dimostrazione. Con il decreto approvato oggi facciamo un altro passo avanti e tracciamo la strada per accompagnare la scuola fino in fondo a questo anno scolastico e per cominciare a disegnare il prossimo, che ne rappresenterà una naturale prosecuzione". Il decreto, che ora sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per poi essere convertito dal Parlamento, mette in sicurezza l’anno scolastico 2019/2020 e traghetta le scuole verso il 2020/2021. “Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini" ha concluso Azzolina.

Tra le novità anche quelle che riguardano il personale con l’autorizzazione alle assunzioni chieste dal ministero per recuperare parte dei posti liberati nell'estate 2019 da quota 100. Una norma inserita nel decreto Scuola approvato in autunno, fortemente voluta dalla ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti per vincitori di concorso o insegnanti presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre. Non solo. Il decreto, infatti, prevede la validità delle attuali graduatorie di istituto, compresi gli elenchi aggiuntivi, facendo così slittare gli aggiornamenti al prossimo anno. Il Miur, però, può bandire concorsi "durante lo stato di emergenza" per il reclutamento di personale scolastico, "fermi restando i limiti e le restrizioni" sulle procedure. Buone notizie arrivano pure per le famiglie, con la possibile conferma dei libri di testo attuali anche per il prossimo anno.

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