Iniziativa condotta in quasi 100 scuole in tutta Italia in occasione della 'Giornata nazionale della memoria sulle vittime del terrorismo'

Cos’è la Costituzione? Quando è entrata in vigore e quali sono i suoi principi fondanti? Quali sono gli eventi del passato prossimo della storia repubblicana? Il 61% degli studenti delle medie e delle superiori (secondarie di primo e secondo grado) conoscono con precisione le risposte a queste domande, somministrate attraverso il sondaggio, reso noto in occasione della Giornata nazionale della memoria sulle vittime del terrorismo, della Fondazione Vittorio Occorsio, condotto in quasi 100 scuole in tutta Italia sulla conoscenza del terrorismo, che rientra nel progetto ‘La giustizia adotta la scuola’ giunto alla quarta edizione, nell’ambito di un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito Strategia della tensione anni di piombo, il terrorismo: sono alcuni dei temi sottoposti ai ragazzi con il sondaggio che ha coinvolto 1682 studenti – 892 di 48 istituti di secondo grado e 790 studenti di 40 scuole medie – su tutto il territorio nazionale, svolto dalla Fondazione Vittorio Occorsio, nata in memoria del giudice ucciso da Pierluigi Concutelli e da un commando di Ordine Nuovo il 10 luglio del 1976.

Ma se le risposte sono quelle giuste sui temi della Costituzione, sul terreno degli eventi del terrorismo che ha scosso l’Italia, i ragazzi si sono mostrati ‘confusi’: 7 ragazzi delle medie su 10 sanno collocare gli anni di piombo tra i ’70 e gli ’80 del secolo scorso, il 49% Brigate Rosse all’estrema sinistra, e il 17% pensa che sia stata un’organizzazione di stampo mafioso, indipendentemente dalla collocazione politica. Ancora: il 23%, quindi quasi uno su quattro, non sa indicare con certezza le responsabilità né di via Fani né della strage di Piazza Fontana, né di quella dell’Italicus o di quella di Bologna.

Quasi l’84% dei ragazzi delle medie sa che la Costituzione italiana è la legge fondante della Repubblica e il 71% sa che entrò in vigore nel 1948. Il quadro cambia con gli studenti delle superiori. Il 73% sa che cosa è stata la strategia della tensione (ma l’11 per cento sceglie la risposta: “Una modalità critica di intervento nel dibattito pubblico”, e il 6,3% non sa); il 79,5% alla domanda: cosa accadde il 16 marzo 1978 in via Fani a Roma? risponde correttamente che venne rapito Moro, ma il restante 20 per cento – un quinto degli interpellati – o non sa o tira a indovinare tra la bomba di piazza Fontana, l’assassinio di Carlo Alberto Dalla Chiesa o quello di Giovanni Falcone. Anche sui responsabili della morte di Vittorio Occorsio c’è una forte confusione. Alla domanda “da quale gruppo estremista è stato ucciso”, il 47% indica una organizzazione di sinistra (o Brigate Rosse o Prima linea o Nuclei armati proletari), più numerosi dunque di quel 42% che risponde correttamente citando Ordine Nuovo come matrice politica dell’assassinio.

Ci si potrebbe chiedere se spetti alla scuola di approfondire queste tematiche – è la riflessione della Fondazione Occorsio – Ma si sa che nei programmi scolastici spesso è difficile inserire eventi di storia contemporanea. Piuttosto viene spontanea una riflessione sulla trasmissione del sapere da una generazione a un’altra: i padri (sarebbe meglio dire i nonni?) non trasmettono la memoria del proprio vissuto a figli e nipoti. Quegli eventi, che hanno segnato la vita collettiva del Paese, sembrano cancellati o sepolti. Quella guerra civile che ha insanguinato le piazze e falciato tanti magistrati, forze dell’ordine, servitori dello Stato e tanti semplici cittadini non servirà a nulla se diventa oggetto di rimozione o, peggio, di confusione e fake news su moventi e responsabilità, su carnefici e vittime.

La Fondazione riproporrà le stesse domande, alle stesse classi, al termine del progetto, per verificarne l’impatto e darne conto al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto vede la partecipazione di 107 scuole e copre la quasi totalità delle province italiane, approfondendo momenti e vittime del terrorismo, di estrema destra e di estrema sinistra, e della criminalità organizzata.

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