Lo dicono i bollettini della sorveglianza RespiVirNet dell'Iss

Aumento (e record) casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Nella settimana che va da dal 18 al 24 dicembre, secondo l’ultimo rapporto RespiVirNet dell’Iss, i casi stimati rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 1.013.000, per un totale di circa 5.698.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. In questa settimana, la 51esima, l’incidenza è pari al 17,2 casi per mille assistiti (15,6 nella settimana precedente), livello più elevato di quello osservato in tutte le precedenti stagioni, sostengono i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi. “Sono diversi gli agenti patogeni che concorrono all’aumento delle sindromi simil-influenzali cui assistiamo anche questa settimana. Tra questi, si trova il SARS-CoV-2 che ormai si è insediato stabilmente tra noi e che circola a livelli sostenuti con il virus influenzale, così come il virus respiratorio sinciziale responsabile di bronchioliti nei bambini più piccoli. – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. E questo conferma l’importanza della vaccinazione soprattutto per le persone anziane, con malattie croniche o comunque fragili. Raccomandiamo anche una sana prudenza da osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con fragilità”. L’Iss specifica che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori.

L’incidenza è in aumento nelle fasce di età pediatriche, stabile negli adulti e anziani. Maggiore incremento soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 47,1 casi per mille assistiti (36,5 nella settimana precedente). Nello specifico, si legge nel bollettino, nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 47,11 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 20,68. Per gli adulti, nella fascia 15-64 anni l’incidenza è invece pari a 16,63 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 9,54 casi per mille assistiti. 

Tutte le Regioni o province autonome italiane, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale (3,99 casi per mille assistiti) nella settimana 18-24 dicembre, tranne la Basilicata. Lo confermano i bollettini RespiVirNet dell’Iss pubblicati oggi. In quattro Regioni è stata raggiunta la soglia di intensità molto alta dell’incidenza (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania), con 19,94 casi per mille assistiti. Seguono, con alta incidenza, Piemonte, Veneto, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Nella settimana analizzata, i casi in Italia di sindromi simil-influenzali sono oltre 1 milione, un record “mai raggiunto nelle stagioni precedenti”, si legge nel bollettino. 

La sorveglianza

La sorveglianza RespiVirNet è il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). RespiVirNet si basa sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori. La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute. RespiVirNet si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l’obiettivo di determinare l’inizio, la durata e intensità dell’epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi virus respiratori). La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’ISS che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete RespiVirNet (prima InfluNet) e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.

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