A Torino il convegno dell'Associazione urologi italiani

Le più recenti tecniche chirurgiche sono al centro del congresso di urologia che si apre oggi, venerdì 4 novembre, a Torino.  “Ci occuperemo dell’innovazione tecnologica che aiuta il chirurgo ad ottenere migliori risultati con interventi meno invasivi”, evidenzia Alessandro Giacobbe, responsabile regionale per il Piemonte dell’Associazione urologi italiani, che coordina l’incontro insieme al direttore della Struttura complessa di urologia dell’Ordine Mauriziano di Torino, Roberto Migliari. Tra i moderatori, l’urologo Pietro Coppola.

“I nuovi laser e gli strumenti endoscopici sempre più piccoli, consentono di migliorare la ‘mini invasività’ – spiega Giacobbe – fino ad arrivare alle cosiddette tecniche ‘microinvasive’, che riducono la degenza a 24 ore”. Quello che si tiene nel weekend a Torino è il convegno dell’Associazione urologi italiani, delle regioni Piemonte, Liguria, Sardegna e Valle D’Aosta. Nella giornata di domani si parlerà dei nuovi strumenti endoscopici per il trattamento calcoli delle vie urinarie. “Le nuove tecnologie permettono di fare con un solo strumento quello che un tempo si faceva con due, limitando il trauma legato all’intervento chirurgico e i tempi di recupero”, spiega Giacobbe. Infine un pensiero all’importanza della prevenzione, sulla quale, recuperare il ritardo accumulato negli anni del Covid. “Purtroppo anche l’urologia ha risentito del peso della pandemia nel calo della prevenzione – conclude – Si sono allungati i tempi dei controlli oncologici, anche se per l’intero periodo pandemico abbiamo continuato a operare”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata