L'annuncio del ministero della Salute: "Stiamo lavorando per bilanciare il diritto all'inclusione la tutela del benessere"

A settembre tutti a scuola senza presentare atti sanitari che attestino di essere in regola con il calendario vaccinale: basterà un'autocertificazione. Questa sarebbe la strada intrapresa dal ministero della Salute e da quello dell'Istruzione che, anche se non maniera non diretta, mettono mano alle legge Lorenzin dello scorso anno. Una via non confermata ufficialmente ma che lascia intendere anche in sede di question time il progetto. La ministra Giulia Grillo, infatti, annuncia che "non si tratterà di una semplice proroga, ma una significativa semplificazione dell'onere documentale a carico dei genitori dei minori di anni sedici, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l'infanzia".

La svolta, sotto forma di circolare mnisteriale, verrà presentata giovedì in una conferenza stampa nella sede del ministero della Salute. Grillo, intanto, ha iniziato, alla Camera a dare la linea. Ha parlato di "alleggerire gli oneri ricadenti in capo alle famiglie senza che vengano in alcun modo compromesse le positive finalità di prevenzione che vanno riconosciute, senza alcun dubbio, alle vaccinazioni; e dall'altra di consentire a tutti i minori di poter frequentare gli asili nido e le scuole dell'obbligo".

Mettere insieme diritto alla Salute e all'Istruzione, senza per ora toccare l'obbligatorierà vaccinale, dunque. Le vaccinazioni obbligatorie della Legge Lorenzin varate nel luglio dello scorso anno sono: antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite virale B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae di tipo b, antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. La legge prevede che sianoáesonerati dall'obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, quelli cioè che l'hanno già contratta, o quelli che si trovano in particolari specifiche condizioni cliniche: in questo caso la vaccinazione potrà essere posticipata.

Come previsto, prima ancora delle presentazione del provvedimento, forte si alza il coro di dissenso da parte del Pd che parla di "pericolosiá rischi per i bambini". Federico Gelli, responsabile Sanità dei dem sostiene si tratti di "incoscienza". "Si rischia – tuona- di gettare alle ortiche tutto il lavoro fatto fino ad oggi, oltre a esporre i nostri figli e i più fragili ad inutili rischi per la loro salute".

Intanto in rete scoppia il caso Zaytsev. Il campione della pallavolo e stella della Modena Volley aveva postato martedì su Facebook una foto della figlia scrivendo: "E anche il meningococco è fatto! Bravissima la mia ragazza sempre sorridente! #Vaccino #SiennaZaytsev".

Post che ha scatenato una pioggia di insulti e accuse nei confronti del giocatore della nazionale. Molte anche le minacce di morte. Solidarietà all'ateta è arrivata anche dalla ex ministra Lorenzin, 'madre' della legge. "È una giornata – dice – in cui il pregiudizio ha sicuramente vinto sul valore della verità scientifica e che lascia l'amarezza in chi pensa che la questione vaccini non ha nulla a che fare con le battaglie partitiche, ma molto con le conquiste scientifiche che ci hanno garantito il progresso e la sicurezza che, a quanto pare, diamo tropo facilmente per scontati".

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