Restano le differenze sull'accoglienza almeno di donne e bambini chiesta da Di Maio. Il ministro degli Interni per la linea dura: "Porti chiusi". E non andrà all'incontro con i sindaci: "Non sanno di cosa parlano"

Avanti sulla linea dura, pur con le differenze interne. Sulla questione dei migranti e della "Sea Watch 3" (in mare da quasi tre settimane con 32 persone a bordo tra cui donne e bambini) Matteo Salvini e Luigi Di Maio non la vedono allo stesso modo, ma questo (pur creando tensioni) non sembra spaccare il governo.

Porti chiusi secondo Salvini, che tuona: "Comando io". Ma Di Maio, che ha chiesto, ma non ancora ottenuto, accoglienza per donne e bambini replica: "Questa decisione la prende il governo intero". Sullo sfondo, la polemica con l'Unione Europea e con Malta. E, da piazza san Pietro, arriva anche l'appello ai leader europei di papa Francesco. Mentre il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna si dice pronto ad accogliere i migranti, anche senza far attraccare le navi al porto siciliano.

Matteo Salvini – "In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in un'intervista al Messaggero. "Lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi – ha aggiunto il vicepremier – e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel Mediterraneo".

Salvini, nell'intervista al Messaggero, difende il Dl Sicurezza che renderà "più facile il lavoro dei sindaci e piu' sicura la vita di tutti". All'incontro tra i sindaci ribelli e il premier Giuseppe Conte, però, non sarà presente. "Non si può parlare con chi non conosce la materia – spiega – . Viene tolta l'assistenza sanitaria con questa legge? Ma che bugia! Non e' vero proprio. Non si può discutere con chi usa argomenti falsi e ideologici".

Nonostante le tensioni degli ultimi giorni, per Salvini è da escludere una crisi di governo. Con i M5S, spiega, c'è "una coabitazione che funziona. E sono contento che sia tornato Di Battista dalla sua vacanza, cosi' ci darà una mano. Ognuno dice la sua ma intanto facciamo tante cose insieme, e più di quelli che ci hanno preceduto. Non c'è niente di male – aggiunge – ad avere qualche opinione diversa, questa è la politica. Non siamo mica in Unione sovietica". "Da solo – osserva Salvini – non sarei riuscito a fare quello che stiamo facendo insieme ai 5Stelle". In merito al taglio agli stipendi dei parlamentari, "quella è una priorità? Di priorità – assicura – ce ne sono almeno 50". "Per me il lavoro è la grande priorità. E la prima cosa da fare adesso, quella che poi mi sta a cuore insieme alla legittima difesa, sono i decreti per smantellare la legge Fornero, cioè per restituire e milioni di italiani il diritto alla pensione e al lavoro", conclude.

Luigi Di Maio – "Questa decisione la prende il governo intero", replica Di Maio. Ma precisa: "Noi come governo vogliamo che vengano tutelati donne e bambini; sbarchino a Malta e li accoglieremo. Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini devono rimanere sulle navi. Anzi. Ci siamo sentiti. Sono d'accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell'Unione Europea sui migranti".

Il vicepremier, in un'intervista al Corriere della Sera, assicura: "Tutti i nostri sindaci applicheranno il dl sicurezza perché è una legge dello Stato. Il punto è migliorare i provvedimenti anche alla luce dei nostri valori e lo abbiamo fatto. Anche la Lega ha votato alcuni nostri provvedimenti pur non essendo totalmente favorevole". Di Maio conferma che entro il 10 gennaio il governo fara' un "decreto con dentro quota 100 e il reddito". L'esclusione degli stranieri dal reddito di cittadinanza, assicura, "non è incostituzionale. Noi utilizziamo i dieci anni di lungo soggiorno proprio per destinare il reddito di cittadinanza agli italiani". In merito al taglio degli stipendi dei parlamentari, "utilizzeremo la proposta di legge Lombardi che tocca indennità e rimborsi. Mi fa piacere che Salvini abbia detto che si farà".

Papa Francesco – Al termine dell'Angelus in piazza San Pietro, il Pontefice si è rivolto ai leader europei ai quali ha chiesto "concreta solidarietà". "Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare – ha aggiunto il Papa dopo la recita dell'Angelus – Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone".

Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo  "Ormai da 15 giorni due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye, con a bordo 49 migranti fra cui donne e bambini, sono bloccate nelle acque territoriali di Malta in attesa di essere accettate in qualche porto. Non possono continuare a rimanere in mezzo al mare con il freddo ed il maltempo di questi giorni, non possiamo rimanere con le mani in mano in attesa di una decisione che tarda ad arrivare". Così Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo (Ragusa). "La città di Pozzallo, come sempre, è pronta ad ospitare chi soffre, chi fugge da guerre e violenze o anche semplicemente dalla fame. Troviamo insieme il modo di farli arrivare nella nostra città e poi penseremo noi a dargli ospitalità ed accoglienza, come abbiamo fatto in passato e come continueremo a fare anche in futuro", dice il sindaco. 

"Fermo restando che l'ultima parola spetta al Ministro Salvini, se il problema è evitare di far entrare nel porto navi delle Ong o battenti bandiera di altre nazioni, basterebbe sfruttare il mezzo di collegamento marittimo già esistente per trasportare i migranti da Malta a Pozzallo. È giusto pensare ad avviare accordi con i paesi di provenienza o ogni altro tipo di iniziativa, ma dopo. Adesso bisogna salvare chi soffre, in modo particolare chi è più debole. Aiutateci ad aiutare chi soffre, magari mettendo temporaneamente da parte la razionalità e privilegiando il cuore", conclude il sindaco. 

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