Chi sono i due scelti dal leader del Carroccio: l'anti-Padoan e un docente no euro

Nonostante la progressiva svolta europeista di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini va avanti per la sua strada e ribadisce la sua ferma volontà di arrivare, una volta al governo, a una "profonda revisione dell'euro". E in un conferenza stampa a Montecitorio, in cui sono stati presentati i due candidati della Lega che, da autorevoli economisti, confermano che la moneta unica va considerata "un esperimento fallito". Si tratta di Claudio Borghi, già responsabile economico del Carroccio e Alberto Bagnai, docente universitario da sempre assai critico verso euro e fiscal compact. Il primo sfiderà il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel collegio uninominale di Siena ("Grazie a Matteo che mi permetterà di far lavare col voto ai senesi l'onta di un Pd che ha lasciato spolpare Mps"). Il secondo sarà candidato in Abruzzo e Lazio ("Salvini è l'unico che ha mostrato rispetto umano per il mio lavoro").

CHI È ALBERTO BAGNAI Classe 1962, Alberto Bagnai è un economista, divulgatore scientifico e clavicembalista italiano. Saggista, nonché opinionista de il Fatto Quotidiano e il Giornale. Professore associato di Politica economica, Facoltà di Economia, all'Università D'Annunzio di Pescara. Bagnai, autore de libro 'Il tramonto dell'Euro', si definisce economista postkeynesiano e aderisce alla visione ortodossa espressa da economisti come James Meade, Anthony Thirlwall, Martin Feldstein, secondo la quale non esistono i presupposti strutturali perché l'Europa possa dotarsi di una moneta unica. Bagnai si definisce orgogliosamente 'populista di sinistra', ed è un docente critico nei confronti dell'Unione monetaria 'voluta dalle élite finanziarie e origini della crisi'.

CHI È CLAUDIO BORGHI Nato a Milano il 6 giugno 1970, Claudio Borghi, responsabile economico della Lega è laureato in Scienze Economiche e Bancarie all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A 24 anni viene assunto come funzionario per Deutsche Bank. A 26 passa a Merrill Lynch come director responsabile del trading sul mercato azionario italiano. In Deutsche Bank raggiungerà nel 2006 il massimo livello di dirigenza con il grado di managing director, chiudendo per propria scelta la sua carriera operativa agli inizi del 2009 per dedicarsi alla famiglia e all'insegnamento. Nel gennaio del 2013 presenta a Bruxelles (unico italiano) insieme ad economisti di diversi stati Europei l'"European Solidarity Manifesto" in cui si sostiene la necessità di una dissoluzione coordinata dell'Eurozona. Dal 2013 collabora con Matteo Salvini e la Lega Nord come consulente per i temi economici. Scrive nel 2014 per conto della Lega Nord il manuale "Basta Euro" Viene candidato come governatore della Regione Toscana nelle elezioni del 2015 per Lega Nord e Fratelli d'Italia. Supera il 20% con 273.795 voti, ottenendo il secondo risultato fra i sette candidati, venendo così eletto consigliere regionale. 

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