Il premier alla sua prima visita di Stato a Tunisi. Difende la manovra e fa sapere: "I rapporti con Juncker li tengo io"

Incontro "molto positivo" con il presidente tunisino Youssef Chahed per il premer Giuseppe Conte, impegnato nella sua prima visita ufficiale nel Paese nordafricano dirimpettaio e amico. Si parla della visita, ovviamente, di migranti, di rimpatri e di rapporti con la Francia, l'altro grande interlocutore nel tentativo europeo di affrontare e risolvere il problema della migrazione e della stabilizzazione dell'area. Ma è anche inevitabile che il discorso e le domande scivolino sulle questioni di casa nostra. A partire dai rapporti con la Ue (dopo la raccomandazione di Mattarella e la risposta di Conte), l'incontro con Juncker, la manifestazione leghista contro il presidente della Commissione e i contenuti della manovra. E il premier risponde indirettamente anche a Giancarlo Giorgetti che (lo dice Bruno Vespa nel suo libro) ha sollevato dubbi sull'attuabilità del reddito di cittadinanza e anche sulla sua efficacia: "Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso". 

La manovra – "Un giornale scrive che ci vogliono 27 miliardi per il reddito di cittadinanza? Ognuno è libero di scriversi la riforma che vuole. Le cifre non sono a caso. Le facciamo noi, le altre non contano". E poi: "Ci sono risorse sia per il reddito di cittadinanza che vogliamo sia per la riforma della legge Fornero che abbiamo progettato. Conta il nostro progetto non le valutazioni liberissime che possono essere fatte dai giornalisti".

La lettera Ue – "Se darò la lettera di risposta dell'Italia alla Commissione Europea a mano a Juncker? Le lettere il governo italiano le spedisce, ma sicuramente siamo rimasti con Juncker che ci vedremo nelle prossime settimane perchè ci tengo a spiegare personalmente l'impostazione della manovra che è seria e responsabile". 

La Lega contro Juncker – "La manifestazione di Salvini dell'8 dicembre? Se un leader politico fa la sua manifestazione questo rientra nella fisiologia della dialettica, ma interloquisco io con le istituzione europee". 

Rimpatri – "E' importante che ci sia un programma di rimpatri con la Tunisia, dobbiamo rafforzare i rapporti bilaterali e vediamo bene i progetti di identificazione dei migranti perché questo aiuta a favorire le procedure di rimpatrio all'occorrenza". 

Conferenza di Palermo – Conte ha parlato anche della Conferenza di Palermo sulla Libia (12-13 novembre prossimi). "Stiamo definendo l'agenda e i dettagli sulla partecipazione dei singoli Paesi: tutti gli Stati hanno confermato la loro partecipazione ai più alti livelli, quanto meno se non ci saranno capi di Stato o primi ministri ci saranno i ministri degli Esteri. Con Macron ci sentiamo nei prossimi giorni e ho avuto rassicurazioni circa la massima attenzione da parte della Francia: l'appoggio della Francia è fondamentale. Ci sono risposte confortanti anche dagli altri Paesi. Ho chiesto la partecipazione ad alto livello anche della Tunisia perché è direttamente interessata alla stabilizzazione della Libia". 

Rapporti con la Tunisia – "Sono davvero lieto di essere qui a Tunisi per la mia prima visita, è il primo paese della sponda sud del Mediterraneo in cui mi reco dall'inizio del mio mandato. Ho avuto un incontro molto positivo, abbiamo confermato l'eccellente stato delle relazioni e del partenariato Italia-Tunisi. La Tunisia è un esempio virtuoso di evoluzione democratica di successo". 

Youssef Chahed – "Abbiamo ribadito la nostra determinazione di collaborare con il governo italiano sulle sfide che abbiamo in comune dalla sicurezza alla lotta contro il terrorismo". ha detto il primo ministro della Tunisia, Youssef Chahed, in conferenza stampa a Tunisi dopo l'incontro con Conte. "Nell'ambito della lotta contro l'immigrazione illegale ho espresso gli sforzi compiuti dalla Tunisia", aggiunge parlando di "disponibilità di trovare una collaborazione con l'Italia".

E sulla questione libica, Chahed ha detto: "Questa visita si inserisce nel consolidamento dei rapporti di amicizia e riguarda le questioni regionali e in particolare la crisi libica in vista della conferenza di Palermo. Esprimo apprezzamento per le relazioni di amicizia storiche, ricordo in particolare gli accordi del 2003 e del 2012, concertazioni che non si sono interrotte nonostante il cambiamento di Governo e di politiche. L'Italia rappresenta il partner commerciale numero uno per la Tunisia".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata