"Il nostro no non è solo un no al governo Gentiloni ma è un no al renzismo"

"A Gentiloni avevamo chiesto discontinuità. Discontinuità in politica estera: pensiamo solo alle sanzioni alla Federazione Russa di cui non si è sentito proprio parlare in Aula, pensiamo alla barzelletta del veto minacciato ed impossibile nei confronti del bilancio dell'Ue". Lo dice il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, intervenendo nell'Aula della Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo.

"Discontinuità rispetto alla politica economica di Renzi e Padoan fatta di mance e marchette, acquisizione del consenso: basta pensare solo all'ultima legge di bilancio infame ed indegna di un paese moderno come il nostro e che verrà bocciata nei prossimi mesi grazie alla compassione dall'Unione Europea. Discontinuità rispetto agli imbrogli del Jobs Act che ha bruciato 20 milioni di euro senza produrre posti di lavoro veri", dice ancora. "Discontinuità rispetto alla confusionaria ed indecente riforma della pubblica amministrazione che è stata bocciata. Discontinuità rispetto all'occupazione militare della Rai, con due soggetti, presidente e direttore generale, che prima se ne vanno meglio è perché hanno mal gestito la più grande industria culturale del Paese e l'hanno asservita al potente di turno", prosegue.

"Quello di Gentiloni è un governo fotocopia, fotocopia delle macerie dei 1000 giorni di Renzi, e purtroppo dobbiamo vedere in queste ore un Renzi ancora padrone del Partito democratico che ricatta il Parlamento ai fini del suo potere, che mette il Parlamento in subordine alle sue strategie congressuali, minaccia di staccare la spina al governo per puri fini di potere e congressuali", argomenta Brunetta. "Il nostro no non è solo un no al governo Gentiloni ma è un no al renzismo da cui purtroppo deriva questo nuovo esecutivo. Avete diabolicamente diviso il Paese, non ve lo perdoneremo noi e non ve lo perdoneranno gli italiani", conclude.
 

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