Sergio Mattarella preoccupato dalle incursioni di droni nello spazio aereo dei Paesi dell’Unione europea. Recentemente ci sono stati degli avvistamenti in Norvegia, Belgio, Germania, Danimarca e Polonia. Il sospetto è che dietro tutto questo ci sia la Russia anche se Mosca non ha mai confermato.
“Vorrei fare una domanda su uno strumento che si è ormai affermato come l’esperienza altrove ci indica, quello dei droni. Che esperienza si fa e a che punto siamo nella valutazione delle difesa rispetto a questo strumento che in Europa sta seminando una certa preoccupazione anche con ingressi abusivi e e allarmanti? Quali sono gli strumenti con cui poter intervenire e con cui efficacemente difendersi?”, ha detto il presidente della Repubblica in collegamento dalla sede del COVI con i contingenti militari.
Mattarella: “Importante il ruolo dell’Italia per la stabilità internazionale”
E’ stato “un incontro così significativo e anche piacevole umanamente per il contatto con donne e uomini che sono nelle varie missioni e in tante parti del mondo che sono la testimonianza di quanto il nostro Paese fa con grande sforzo ma anche con grande merito per la stabilità nella vita internazionale e e negli ambiti territoriali più delicati”, ha aggiunto Mattarella.
Mattarella: “Mutano condizioni e impegno, necessario adeguamento”
“Questa carrellata” di collegamenti con i contingenti militari italiani impegnati sui fronti internazionali “è la plastica raffigurazione di come siano mutate le condizioni e gli impegni delle nostre forze armate. È come se in ogni ambito, in ogni versante, si siano ampliati i confini e si siano allargati gli obiettivi e le esigenze di impegno, con una crescente e sempre più stringente esigenza di integrazione e collaborazione con settori e campi che sono necessariamente comuni, sempre di più”, ha affermato il capo dello Stato.
“Lo è nell’ambito globale dell’alleanza. Non è soltanto più la dimensione nazionale quella che è oggetto del nostro impegno e non soltanto per motivi di lealtà, di alleanze di vita nell’Unione Europea, ma anche perché obiettivamente i problemi sono diventati talmente intrecciati e comuni che non vi sono distinzioni”.
“Lo è per i settori di intervento: alle tradizionali e sempre preziose e fondamentali ripartizioni tra terra, mare e cielo si aggiungono altre dimensioni. Quella del fondo marino, quella dello spazio, quelle immateriali cibernetiche. Come si vede in tutti i versanti, sotto ogni profilo si allargano i confini di impegno e questo richiede alle forze armate che vi stanno rispondendo con efficienza e con efficacia un adeguamento a queste nuove condizioni, in ogni dimensione e sotto ogni profilo”.

