Orban vede Meloni, flash mob di Più Europa. E da Budapest attacco a ‘Report’

Orban vede Meloni, flash mob di Più Europa. E da Budapest attacco a ‘Report’
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

Il consulente politico del presidente ungherese: “Trasmissione scredita le istituzioni europee”

Il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban, è stato ricevuto oggi pomeriggio a palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni. Prima dell’arrivo del leader ungherese in piazza Colonna Più Europa ha organizzato un flash mob con alcuni cartelli con su scritto: ‘Orban not welcome’. Intanto, su X, Balazs Orban, consulente politico del primo ministro ungherese Viktor Orban attacca la trasmissione Report: “Sulla televisione pubblica italiana, il dibattito sul futuro dell’Europa viene descritto come una ‘campagna per screditare le istituzioni europee’.

Orban vede Meloni, flash mob di Più Europa. E da Budapest attacco a ‘Report’

Magi: “Quella di Orban non è la nostra Ue”

Italia-Ungheria: flash mob Più Europa, quella di Orban e Meloni non è nostra Ue “Solo poche settimane fa Orban ha detto che la colpa della guerra non è della Russia ma è dell’Europa. Quella rappresentata oggi a Palazzo Chigi, non è la nostra Europa, non è l’Europa della democrazia, dello stato di diritto. È l’Europa di un impostore che ha ricevuto miliardi di contributi dall’Ue per utilizzarli per annientare la democrazia in Ungheria. È l’inventore della democrazia illiberale. È colui che ancora oggi ritiene che anche Putin, tutto sommato, sia un modello da seguire”. Così il leader di Più Europa Riccardo Magi nel corso di una flash mob organizzato per protestare contro la visita di Viktor Orban a palazzo Chigi. “Noi pensiamo che si debba manifestare contro Orban, che si debba manifestare soprattutto contro chi ha utilizzato di più il potere di veto nel Consiglio europeo, quel potere di veto che la presidente Meloni pochi giorni fa in Parlamento ci ha detto che a lei piace tanto perché a lei l’Europa piace debole, come è oggi. politicamente ininfluente per poter continuare a dare all’Europa tutte le colpe di quello che non funziona”. “Mentre Meloni lo accoglie a Palazzo Chigi, noi ricordiamo chi è davvero: il burattino di Putin, il simbolo della democrazia illiberale, l’uomo che usa i soldi europei per distruggere la libertà in Ungheria. Questa non è la nostra Europa. La nostra è quella della democrazia, dello Stato di diritto, della libertà. Mettiamo il veto a Orban”, ha scritto sui social il segretario di +Europa Riccardo Magi, rilanciando le immagini del flashmob di oggi mentre il presidente ungherese arrivava a Palazzo Chigi.

La nota di Palazzo Chigi: “Focus su Ucraina, Medioriente e migranti”

“Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán. Il colloquio ha consentito di mettere a fuoco le prospettive delle relazioni bilaterali e di avere uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina, agli sviluppi in Medio Oriente e all’agenda europea.
Tra i temi affrontati, anche le iniziative per una gestione efficace e innovativa dei flussi migratori”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “I due leader hanno infine discusso delle opportunità offerte dallo strumento europeo SAFE – prosegue il comunicato -, valutando possibili sinergie tra Italia e Ungheria a sostegno delle rispettive capacità industriali e tecnologiche”.

“Sull’Ucraina, l’Ue è fuori dai giochi”

“L’Unione europea non conta nulla. E presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio” e il presidente americano “sbaglia su Putin, vado da lui per fargli togliere le sanzioni”. Lo dice a La Repubblica e al Messaggero il premier ungherese Viktor Orban a margine della sua visita a Roma. “Sarò presto a Washington per discuterne con il presidente Trump. Stiamo ragionando su come costruire un sistema sostenibile per l’economia del mio Paese, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte”, sottolinea. Secondo Orban, la Ue “è fuori dai giochi sul futuro della costruzione della sua sicurezza e sui futuri rapporti tra russi e ucraini. Quindi c’è ben poco da discutere su questo fronte”. Per quanto riguarda l’incontro con la premier Meloni, “l’economia è il piatto forte. Il principale problema è la perdita di competitività dell’economia europea”.

Orban vede Meloni, flash mob di Più Europa. E da Budapest attacco a ‘Report’
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

Tajani: “Su l’Ue l’Italia ha posizioni diverse da Orban”

Quella del premier ungherese Viktor Orban su Ue e Ucraina “è la sua posizione. Rispetto la posizione del presidente del consiglio di un altro paese ma l’Italia ha posizioni diverse”. Così il vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno di FI alla Camera. A chi gli chiede dell’incontro di Orban a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Tajani risponde che “è andato pure dal Papa. Dovete pure pensare che un presidente del Consiglio di un paese legittimamente eletto va dal Papa come dal presidente del Consiglio italiano eh ma non è che se uno ha un colloquio la pensa alla stessa maniera. Non è che io quando incontro il ministro degli esteri della Cina comunista divento comunista” spiega, assicurando che “conoscendo la Meloni è in linea con se stessa e non con gli altri, ha le sue idee e va per la sua strada”. Ma Meloni ha espresso comunque apprezzamento nei confronti di Orban in passato. “Dipende su quali argomenti”, replica Tajani, “potrà avere delle idee simili, avrà delle idee simili, ma certamente su tante cose ha idee diverse. Io non vedo tutta questa agitazione perché il Presidente del Consiglio incontra il premier di un altro Stato. Non è che su uno incontra Xi Jinping la pensa come lui e Orban è andato pure dal papa”, ribadisce Tajani, “nella politica internazionale di un paese non è che uno parla soltanto con quelli che la pensano come te. Un conto sono le idee, un conto sono i rapporti internazionali, sono due cose diverse: io parlo col ministro degli esteri ungherese al Consiglio europeo, parlo con tutti i ministri degli esteri dell’Unione Europea, poi avranno idee diverse dalle mie, ma la diplomazia è fatta anche di incontri, di dialogo, di confronto”. Il consulente politico del premier ungherese afferma che “l’Ungheria, e al suo interno l’Mcc, svolge un ruolo costruttivo nel plasmare il dibattito sul futuro dell’Europa: attraverso argomentazioni professionali e proposte strategiche, contribuisce alle discussioni sul futuro del processo decisionale e della cooperazione europei”. “L’obiettivo è garantire che l’esperienza storica e il sistema di valori dell’Europa centrale si riflettano anche nel plasmare il futuro dell’Unione, per un’Europa più equilibrata che rispetti la sovranità dei suoi Stati membri”, sostiene Balazs Orban, “vogliamo che l’Unione europea abbia un futuro, che esista non solo alla fine di questo secolo, ma anche oltre. Tuttavia, ciò richiederà un cambiamento radicale di rotta, perché la direzione attuale sta portando dritta alla disintegrazione. Notizie come queste lo rendono più chiaro che mai”.

Budapest critica servizio Report: “Grave errore”

“Sulla televisione pubblica italiana, il dibattito sul futuro dell’Europa viene descritto come una ‘campagna per screditare le istituzioni europee’. Riteniamo che questo sia un grave errore. Il programma Report su Rai3 ha presentato i network conservatori e sovranisti internazionali, e il titolo stesso rivela il pregiudizio degli editori: ‘L’offensiva sovranista contro l’Europa: l’asse Meloni-Trump’”. Lo scrive su X Balazs Orban, consulente politico del primo ministro ungherese Viktor Orban. “Come parte di questa presunta rete, il reportage ha presentato gli istituti Mcc Budapest (Mathias Corvinus Collegium) e il polacco Instytut Ordo Iuris, il cui lavoro congiunto ha prodotto la proposta di riforma ‘The Great Reset’. Il programma ha inquadrato il documento come un tentativo di minare l’integrazione dell’Ue, anche se in realtà si tratta di un documento politico completo che esamina le questioni chiave del futuro dell’Unione, in particolare come ripristinare l’equilibrio tra sovranità nazionale e centralizzazione istituzionale nell’Ue”, aggiunge Balazs Orban.

Stamattina l’incontro con Papa Leone XIV

Papa Leone XIV ha ricevuto in Vaticano il premier ungherese Viktor Orban. Al centro del colloquio sono stati il conflitto in Ucraina, l’Europa e la situazione in Medioriente. Orban è stato ricevuto prima da Papa Leone XIV, poi ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali. “Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato – si legge in una nota diffusa dalla sala stampa della Santa Sede – sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali e l’apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all’importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili. Ampio spazio è stato riservato altresì alle questioni europee, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medioriente”.

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Papa Leone XIV riceve Viktor Orban in Vaticano

Il premier ungherese: “Ho chiesto di sostenere sforzi pacifisti Ungheria”

“Ho chiesto a Sua Santità di sostenere gli sforzi pacifisti dell’Ungheria”, ha commentato su X il premier ungherese dopo l’udienza con Papa Leone XIV. Orban ha anche postato una foto dell’incontro avvenuto nel Palazzo Apostolico in Vaticano.

La settimana prossima l’incontro con Trump

Il primo ministro ungherese Viktor Orban incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la prossima settimana a Washington per discutere di questioni energetiche. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, come riportano i media ungheresi. “Nella seconda metà della prossima settimana, il primo ministro avrà l’opportunità di discutere personalmente di questa questione con il presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato Szijjarto nel corso di una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, in visita a Budapest.

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