Meloni propone Luigi Sbarra neo sottosegretario al Sud: chi è l’ex leader Cisl

Meloni propone Luigi Sbarra neo sottosegretario al Sud: chi è l’ex leader Cisl
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Luigi Sbarra durante l’assemblea nazionale dei quadri e delegati della Cisl all’Auditorium della Conciliazione, Roma, Martedì, 11 Febbraio 2025 (Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Prime minister Giorgia Meloni and Luigi Sbarra during the national assembly of Cisl union, Rome, Tuesday, Feb. 11, 2025 (Photo by Roberto Monaldo / LaPresse)

Sbarra, 65enne originario della Calabria, pronto a entrare nell’esecutivo come indipendente

Nuovo innesto in arrivo nel governo. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, ha sentito il Consiglio dei ministri in merito all’intenzione di proporre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la nomina di Luigi Sbarra a sottosegretario alla Presidenza del consiglio. A Sbarra, ex segretario della Cisl, che – viene spiegato – entrerà nella compagine di governo come indipendente, la premier intende affidare la delega al Sud.

Chi è Luigi Sbarra

Dalla guida della Cisl alla sfida di un ruolo di governo, con una delega delicata come quella al Sud. Non è tempo di riposarsi per Luigi Sbarra, che ha lasciato la guida del sindacato lo scorso 12 aprile per sopraggiunti limiti di età: la premier, Giorgia Meloni, lo ha proposto per l’incarico di sottosegretario, con la delega al Sud era stata mantenuta dalla presidente del Consiglio quando Raffaele Fitto aveva lasciato il governo per andare a ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea.

Sessantacinque anni, sposato, due figli, dipendente dell’Anas, Sbarra è nato a Pazzano, un piccolo comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria. Dopo la maturità tecnica di geometra alterna impegni in un piccolo studio tecnico e di formatore in corsi professionali della Regione rivolti ad operai forestali. E’ in questi anni che incontra il sindacato: in prima linea, come operatore territoriale della Fisba, la federazione della Cisl che associava e organizzava i braccianti agricoli, florovivaisti e gli operai idraulico forestali.

Dagli anni ’80 al 2000 prosegue le sue battaglie in Calabria.

Tra le battaglie più significative, le mobilitazioni dei lavoratori per il Patto Territoriale della Locride e per il Contratto d’Area di Gioia Tauro. Conquiste a cui si affiancano l’Accordo per la flessibilità nel Porto di Gioia Tauro e le intese per la difesa delle aree industriali di Reggio Calabria e delle Saline Ioniche. L’azione sindacale della Cisl in questi anni è caratterizzata da forti rivendicazioni a favore degli investimenti per la crescita delle Pmi, per lo sviluppo del settore manifatturiero e dei servizi, per la realizzazione delle infrastrutture materiali e sociali indispensabili ad attirare investimenti privati ed elevare la qualità della vita delle persone.Forte è l’impegno per contrastare la criminalità organizzata ed i condizionamenti delle mafie nell’economia e nelle comunità locali, attraverso specifici Accordi per la Legalità.Nel 2009 è chiamato a Roma per far parte della Segreteria Confederale nazionale.

Assume responsabilità, tra l’altro, su politiche del settore industria, terziario, trasporti, contrattazione, rappresentanza.Sono anni di impegno per riportare al centro dell’interlocuzione con il Governo e le controparti private l’agenda del lavoro, dell’occupazione, delle relazioni industriali e delle politiche sociali, soprattutto a seguito della grande recessione del 2011.

Dal 2015 guida la Fai Cisl nazionale, la federazione che segue le politiche agricole, ambientali, dell’industria alimentare e della pesca.Lavora per l’innovazione nel settore primario e per la promozione di una forestazione produttiva e protettiva, che metta a sistema e valorizzi il lavoro ambientale e forestale. Si affianca l’impegno a favore dei lavoratori dell’industria, dell’artigianato e della cooperazione alimentare, e degli operatori dei consorzi di bonifica, della pesca, dei consorzi agrari. Settori in cui rinnoverà i contratti nazionali.

Il 28 marzo 2018 su indicazione di Annamaria Furlan è eletto dal Consiglio Generale Segretario Generale Aggiunto della Cisl nazionale.

Riprende le deleghe “pesanti” del mercato del lavoro, della contrattazione, dell’industria e della rappresentanza, opponendosi al salario minimo legale e costruendo rapporti industriali e istituzionali per estendere e innovare la contrattazione, in modo da dare risposte negoziate e adattive in particolare, ai vari segmenti emergenti del lavoro digitale e su piattaforma, e allo smart-working.

Con l’inizio della pandemia da Covid-19, lavora, insieme a Cgil, Uil e Confindustria alla elaborazione dei protocolli sulla sicurezza che permettono – dopo lo stop agli impianti – la ripartenza dell’attività produttiva nazionale. Negli anni della sua segreteria, la Cisl ha assunto posizioni più morbide rispetto a Cgil e Uil, sia in relazione alle misure dei governi Conte e Draghi sia a quello di Meloni. Una divisione che ha portato spesso a scontri e alla divisione sullo sciopero generale contro la manovra 2025 sostenuto solo da Cgil e Uil.Poco dopo, a dicembre, l’annuncio della decisione di lasciare al compimento dei 65 anni, con l’indicazione della segretaria generale aggiunta Daniela Fumarola come possibile successore, una scelta poi confermata dal consiglio generale Cisl. 

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