Il vicepremier e leader della Lega a margine di un evento di Assoimmobiliare

“Per quanto riguarda gli investimenti in sicurezza nazionale, la Lega è assolutamente d’accordo: nuovi uomini e nuovi mezzi. Siamo assolutamente contrari e non prenderemo mai in discussione i temi di eserciti europei, debiti europei per comprare armi in giro per l’Europa. Quindi aumentare le spese per la sicurezza interna a favore degli italiani, per la difesa dei confini, ovviamente gradualmente. Il 5% si potrà raggiungere fra anni e anni e anni. Però aumentare le spese per la sicurezza interna sì, delegare all’Europa la nostra sicurezza assolutamente no”. Così il vicepremier, ministro e leader della Lega Matteo Salvini a margine di un evento di Assoimmobiliare. “Arrivare al 5% del Pil significa meno soldi per le infrastrutture? “No, le infrastrutture sono strategiche anche per la sicurezza da tanti punti di vista e quindi se investiamo di più in sicurezza anche alcune infrastrutture strategiche fanno parte di questo piano per la sicurezza. Penso alla Guardia costiera, oggi ha 11mila donne e uomini. Se riusciremo ad arrivare a 15mila con più uomini e più mezzi, fa parte del bilancio sicurezza e fa parte del bilancio infrastrutture”, ha risposto. Anche il Ponte sullo Stretto? “Anche il Ponte, certo”. Sulla questione fiscale il vicepremier commenta: “La pace fiscale porta nelle casse dello Stato dei soldi che poi permetteranno allo Stato di abbassare le tasse a tutti. Una cosa va insieme all’altra. E poi c’è un ministro dell’Economia che si occupa di questo”, mentre sulla riforma della cittadinanza, che secondo Tajani è parte del programma elettorale, risponde: “La legge va bene così com’è”.

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