Il vicepremier: "Nostra idea punta a vera integrazione"
“Io credo che gli alleati non conoscano la proposta di FI che non è una proposta lassista. La proposta sullo Ius Italiae in parte accolta già dal governo dice che la cittadinanza è cosa seria e per diventare italiani meglio che stare dieci anni ai giardinetti è stare dieci anni a scuola con profitto perchè se si deve diventare cittadini italiani bisogna conoscere la storia e la lingua italiana, una minima conoscenza dell’educazione civica. E’ una proposta che rende forse più complicata la cittadinanza ma punta alla vera integrazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a margine dell’Assemblea nazionale della Confcommercio dopo il referendum. “Noi abbiamo un milione di giovani studenti migranti regolari che studiano nelle nostre scuole.Se dopo dieci anni si vuole diventare italiani è più serio concederla così che con dieci anni di residenza. Il dibattito è sui contenuti, chiaro che siamo contrari alla proposta della sinistra sui cinque anni altra questione sono i dieci anni perchè questi sono sufficienti per formare una persona”, ha proseguito Tajani.
“E’ una proposta che rende più seria la concessione della cittadinanza come l’approvazione dello I us sanguis già approvata dal governo. Dire no senza discutere è un errore. Io non dico mai no ad una proposta a prescindere. Il punto sei oltre tutto del patto elettorale del centro destra dice testualmente che il centro destra lavorerà per favorire l’integrazione sociale ed economica dei migranti regolari che vivono in Italia”, conclude il segretario di Forza Italia.
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