La presidente del Consiglio nel corso del premier time in Senato
Politica estera, economia, difesa, legge elettorale: sono diversi i temi affrontati da Giorgia Meloni nel corso del premier time in Senato.
Question Time, in diretta dal Senato della Repubblica https://t.co/WHbZsrmNyk
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 7, 2025
Difesa, Meloni: “Italia raggiungerà 2% Pil nel corso del 2025”
“L’Italia finalmente raggiungerà il target” delle spese militari al 2% del Pil “nel 2025, perché c’è un governo che sa che mantenere gli impegni presi è fondamentale per farsi rispettare”, ha detto la presidente del Consiglio rispondendo all’interrogazione di Azione sugli stanziamenti di bilancio destinati alle spese per la difesa.
Premierato, Meloni: “Resta madre di tutte le riforme”
“Il premierato sta andando avanti, è una legge che io continuo a considerare la madre di tutte le riforme e non dipende da me perché dipende dal Parlamento ma sicuramente la maggioranza intenzionata a procedere spedita su questa riforma, esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia”, ha aggiunto la premier rispondendo all’interrogazione del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sulle riforme prioritarie nel programma di governo.
Legge elettorale, Meloni: “Favorevole a introdurre preferenze”
Meloni ha anche parlato delle riforme prioritarie nel programma di governo. “Confermo di essere favorevole all’introduzione delle preferenze nella legge elettorale”, ha affermato rispondendo all’interrogazione di Renzi.
Meloni: “Italia-Ue rafforzino capacità e guardino più a fianco sud”
“Italia ed Europa devono rafforzare le proprie capacità difensive per far fronte alle sfide geopolitiche in atto e rispondere alle responsabilità a cui sono chiamate, anche in ambito Nato. Da patriota ho sempre sostenuto che la libertà ha un prezzo e se fai pagare a qualcun altro la tua sicurezza devi sapere che non sarai tu a decidere pienamente sul tuo destino”, ha aggiunto la presidente del Consiglio rispondendo all’interrogazione di Azione sugli stanziamenti di bilancio destinati alle spese per la difesa. “Devo anche dire che pur rimanendo al fianco dei nostri alleati orientali penso sia arrivato il momento in cui la Nato prenda in maggiore considerazione il fianco sud dell’Alleanza”, ha aggiunto.
Riforme, Meloni a Renzi: “Mi dimetterei per referendum ma non la imito”
“Per quello che riguarda le dimissioni in caso di sconfitta al referendum, senatore Renzi, lo farei anche volentieri ma non farò mai niente che ha già fatto lei“, ha detto ancora Meloni nel corso del premier time al Senato rispondendo all’interrogazione di Matteo Renzi sulle riforme prioritarie nel programma di governo. Poco prima il leader di Iv aveva detto: “Le riforme costituzionali. Me la chiamo da solo: ah, tu sei quello che ha perso il referendum. Bene, presidente del Consiglio, lei ha detto di no al Titolo V perché voleva abolire le Regioni, ha cambiato idea? Detto, fatto. Ha detto di no al superamento del bicameralismo paritario promettendo che non avrebbe mai fatto una lettura sola in Parlamento e invece anche l’ultima legge di Bilancio, ha messo il Cnel con Brunetta a fare quello che sappiamo e, soprattutto, dice: ‘Io non mi dimetterò se i cittadini sfiduciano una legge del governo’. Davvero lei pensa che valga di più il voto di fiducia in Parlamento che non il voto di fiducia dei cittadini? Io credo che su questo stia facendo il contrario di ciò che ha detto”.
Imprese, Meloni: “Puntiamo ad abbassare strutturalmente costo energia”
“Dobbiamo continuare a lavorare a sostegno delle imprese, dove l’obiettivo più complesso e ambizioso che ci poniamo è riuscire ad abbassare strutturalmente il costo dell’energia che pesa come una macigno sulla competitività delle nostre imprese”, ha sottolineato ancora la premier. Che poi ha aggiunto: “Riguardo all’energia nell’ambito della mia visita a Washington, Italia e Stati Uniti hanno sottoscritto una dichiarazione che dice che vogliamo rafforzare la nostra cooperazione in campo energetico. Chiaramente a noi serve anche per continuare quel cammino di diversificazione delle forniture che è stato avviato dall’Italia all’indomani della guerra d’invasione russa in Ucraina. Grazie a questa scelta oggi noi siamo la nazione con il più variegato mix di fonti di approvvigionamento esterno. Gli Stati Uniti sono già il secondo mercato di origine del gnl importato in Italia, con oltre 5 miliardi di metri cubi importati nel 2024. Partiamo quindi da una collaborazione consolidata che è iniziata con l’amministrazione Biden e che quindi difficilmente può essere venduta come un favore che si sta cercando di fare a Donald Trump”.
Sanità, Meloni a Regioni: “Governo stanzia risorse ma non gestisce liste d’attesa”
“Sulla questione della sanità e delle liste d’attesa devo fare un appello alle Regioni: noi ogni anno stanziamo delle risorse, ma non gestiamo quelle risorse per le liste d’attesa, le gestiscono le Regioni. La responsabilità però dite che è tutta del governo, allora abbiamo fatto un decreto sulle liste d’attesa chiedendo di poter intervenire con dei poteri sostituitivi quando non si riesce a governare le liste d’attesa. Le Regioni, trasversalmente in questo caso, su questo non sono d’accordo, ma gli italiani sappiano che abbiamo queste difficoltà. Altrimenti noi siamo quelli che devono stanziare i soldi e essere responsabili di quello che non funziona”, ha continuato Meloni.
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