L'esecutivo lo scorso 22 aprile aveva chiesto e ottenuto una nuova proroga fino al 6 maggio

Il governo, secondo quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, ha inviato alla Corte penale internazionale dell’Aja la sua memoria difensiva sulla mancata consegna del comandante libico Njiiem Almasri, arrestato e poi rimpatriato su un volo di Stato. Il governo lo scorso 22 aprile aveva chiesto e ottenuto una nuova proroga, fino al 6 maggio, per l’invio della documentazione.

Roma aveva chiesto e ottenuto un nuovo rinvio affermando di “non essere attualmente in grado di presentare osservazioni in merito, in quanto sono stati avviati procedimenti nazionali e le sue autorità sono tenute a rispettare il segreto istruttorio”.

Al termine della riunione dei ministri dell’Interno dei Paesi del Med5, il responsabile del Viminale Matteo Piantedosi aveva negato di aver mai conosciuto Osama Almasri, il generale libico arrestato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale e poi scarcerato e rimpatriato con volo di Stato dall’Italia. 

In merito a questa vicenda, le opposizioni avevano presentato una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La richiesta era stata respinta dall’Aula della Camera con 215 voti contrari, 119 favorevoli e nessun astenuto.

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