Scuola, Valditara: “Arresto in flagranza per chi picchia i docenti”

Scuola, Valditara: “Arresto in flagranza per chi picchia i docenti”
Foto Cecilia Fabiano /LaPresse 23/06/2022 Roma, Italia Secondo giorno degli esami di maturità Nella Foto : prova di latino in un liceo romano Photo Cecilia Fabiano/ LaPresse June, 23, 2022 Rome (Italy) News : Second day of final exams in high schools In The Pic : Latin test in a roman high school

L’arresto in flagranza non si estende ai minori, ha specificato il ministro in conferenza stampa dopo il Cdm

Novità sulle aggressioni nel mondo della scuola. Secondo quanto deciso in Cdm, è previsto da ora l’arresto obbligatorio in flagranza di reato “nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici. Inoltre c’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un dirigente scolastico non si toccano. Un educatore che lavora per i nostri figli non si tocca”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nella conferenza stampa dopo il Cdm.

L’arresto in flagranza non si estende ai minori, ha specificato Valditara che ha ricordato come, rispetto al passato, “nel 2024 e con una tendenza che si conferma nell’anno scolastico in corso, sono soprattutto i genitori che aggrediscono docenti e dirigenti”.

Valditara: “Per corsi sessualità chiederemo consenso ai genitori”

I genitori dovranno fornire un consenso in forma scritta e preventivo se intendono consentire che i loro figli seguano a scuola iniziative didattiche legate a temi sensibili come la sessualità, come attività extra curriculari e ampliamento dell’offerta. Lo ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nella conferenza stampa al termine del Cdm, parlando del provvedimento approvato nel corso della riunione.

Se i genitori negano questo consenso, la scuola deve prevedere attività alternative per gli studenti. I genitori dovranno essere informati sulla base di preventive informazioni che vanno fornite e che devono essere relative ai soggetti esterni che partecipano, al materiale didattico e alle finalità proposte.

Aloisio (M5S): “Consenso informato? Propaganda che danneggia studenti”

Critiche dall’opposizione. “Il ddl ‘disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico’ proposto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è l’ennesimo passo falso di un Governo che fa della propaganda il proprio leit motiv. L’introduzione dell’obbligo del consenso informato preventivo delle famiglie per tutte le attività scolastiche, comprese quelle extracurriculari, legate all’educazione sessuale, solleva dubbi di natura pratica e etica: come si pensa di gestire la situazione in una classe dove i genitori manifestano opinioni divergenti? È possibile garantire un equilibrio tra il rispetto delle diverse sensibilità e il diritto dei figli a ricevere una formazione completa e rispettosa? Queste sono domande che meritano risposte chiare e condivise, affinché le decisioni non siano solo formali, ma realmente rispettose delle pluralità di opinioni e convinzioni”, afferma Vincenza Aloisio, senatrice del M5S. “Se non si investe su un’educazione all’empatia, alla convivenza civile e alla prevenzione del conflitto, rischiamo di alimentare un circolo vizioso di repressione e insicurezza. Se non si lavora in modo proattivo sulla crescita emotiva e sociale dei giovani, già oggetto di un mio ddl, come si può sperare di ottenere comportamenti migliori semplicemente con sanzioni e punizioni? Pertanto, al netto di un propagandistico e ideologico indirizzo demandato alle famiglie, ritengo che la scuola debba coinvolgere tutti gli studenti in programmi di educazione socio-emotiva, che insegnino ai giovani a mettersi nei panni degli altri e a sviluppare senso di responsabilità”, conclude.

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