“Oggi ci sono Forza Italia, Azione, +Europa e una parte del PD, e cioè socialisti, liberali e popolari, che sono convintissimi che bisogna costruire un sistema di difesa europeo, che non vuol dire dell’Europa, vuol dire una Nato europea. Poi ci sono Conte e Salvini che hanno annusato che si prendono voti dicendo no. Poi ci sono due grandi incognite. Schlein è favorevole all’Europa, ma non alla Nato europea. Meloni è favorevole al riarmo, ma non all’Europa. Si decidessero, che dobbiamo fare. Noi rimaniamo lì dove siamo sempre stati“. Lo dice Carlo Calenda a margine del suo intervento conclusivo al secondo congresso nazionale di Azione a Roma, rispondendo alle domande sulla possibile coalizione dei “volenterosi italiani” a cui ha fatto riferimento dal palco, sottolineando come non si possa più parlare in Italia di bipolarismo destra/sinistra. “Quando si arriverà alla scelta? Penso sarà una questione di mesi. Già dal voto delle mozioni in parlamento capiremo”, aggiunge quindi il segretario di Azione, che poi risponde: “Più fiducia in Schlein o Meloni? Auspico che entrambe la facciano. In effetti, visto che tutte e due hanno sottoscritto gli accordi per l’Ucraina le ho invitate entrambe”. “E’ la fine del bipolarismo italiano? è già finito”, conclude quindi Calenda.