Il leader dei pentastellati: "Il Pd si mettesse d'accordo"
“Non è concepibile che le risorse destinate alla scuola, agli asili nido, alla sanità, a combattere il carovita, siano invece destinate all’acquisto di armi. È inimmaginabile che il governo italiano possa arrivare a spendere fino a 30 miliardi in armi quando invece destina solo tre miliardi contro il carovita e il caro bollette. Tutto questo non lo permetteremo“. Lo ha dichiarato il leader del M5S Giuseppe Conte parlando con i cronisti di fronte a piazza del Parlamento.
“Ritroviamoci il 5 aprile, sabato, qui a Roma, con tutti i cittadini per dire stop alle armi“, ha proposto Conte. “Noi come la Lega? Noi facciamo della coerenza la nostra virtù politica, la Lega che sta al governo e dice tutto e il contrario di tutto e vota sempre in modo difforme al pensiero che poi espone non ci riguarda proprio, non abbiamo nulla a che vedere“. ha aggiunto Conte replicando ai cronisti che gli chiedevano se la posizione di M5S e della Lega sull’Ucraina e il riarmo Ue siano simili. “Si mettano d’accordo al governo. E quando qualcuno è in maggioranza può incidere sulle decisioni finali è inutile che faccia dichiarazioni pubbliche e voti poi in senso contrario” con loro, ha sottolineato il leader pentastellato.
Poi l’affondo al Pd: “Quello che ha detto Paolo Gentiloni, che governo e opposizioni si erano messi d’accordo e chiedevano questo piano di riarmo a me non risulta affatto perché il Movimento 5 Stelle è stato sempre contrario a investire soldi nelle armi. Quindi se gli è stato richiesto anche delle opposizioni non può riguardare il Movimento 5 Stelle che ansi è contrario. Forse riguarda il suo partito il Pd, ma sono fatti i loro interni, si mettessero d’accordo“.
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