Il ministro degli Esteri interviene dopo che Trump ha imposto tariffe del 25% sulle merci in arrivo da Canada e Messico e del 10% su quelle cinesi

I dazi Usa imposti da Trump a Canada, Messico e Cina preoccupano anche l’Europa e il ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura che l’Italia sarà “il miglior ambasciatore Ue nel dialogo con Washington”. Il vicepremier interviene così con un post su X dopo che il presidente Usa ha firmato l’ordine esecutivo per imporre dazi del 25% sulle merci che arrivano negli Usa da Canada e Messico e del 10% per quelle cinesi.

“La guerra dei dazi non conviene a nessuno. Anche perché i negoziati dovranno tenere conto dei legami Ue-Usa. Abbiamo idee e strategia per tutelare le nostre imprese con l’Italia che sarà il miglior ambasciatore Ue nel dialogo con Washington”, ha scritto Tajani su X.

Dazi Usa, Urso: “L’Europa eviti la guerra commerciale”

A riguardo è intervenuto anche il minstro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Trump ha un mandato preciso dal suo popolo: riaffermare il primato americano, rilanciare l’industria e il lavoro negli States. L’Europa deve fare altrettanto, revisionando la sua politica economica e ambientale, subito e senza infingimenti. Con altrettanta velocità di esecuzione. Nel contempo deve confrontarsi nel merito con gli Stati Uniti per evitare che si inneschi una guerra commerciale devastante“, ha detto in una intervista a La Stampa. “Gli Stati Uniti sono il nostro principale partner, dopo la Germania, quello che segna la maggiore crescita con prodotti di eccellenza, il nostro Made in Italy, a cui i cittadini americani non vogliono assolutamente rinunciare. In un rapporto di scambi più equilibrato l’Italia può anche guardare con attenzione all’export statunitense di gas liquefatto. Siamo fiduciosi nel confronto e nella grande attenzione che Trump manifesta nei confronti di Giorgia, unico leader europeo ad essere invitato alla cerimonia di insediamento”, afferma.

Calenda: “Contro dazi Usa serve risposta Ue”

“Trump inizia una guerra commerciale assurda, violando il trattato che egli stesso aveva firmato con Canada e Messico. L’effetto non sarà solo economico ma soprattutto politico. La credibilità dell’amministrazione americana nei confronti dei suoi partner storici è ridotta a zero. Questo ci suggerisce di lavorare per una risposta europea piuttosto che pensare di cavarcela individualmente con un ‘bacio della pantofola’”. Lo scrive sui social Carlo Calenda, leader di Azione.

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