La presidente del Consiglio in un'intervista rilasciata a '7': "Togliere la fiamma da simbolo Fdl? Questione mai all'ordine del giorno"

Dagli equilibri di governo, alle amicizie internazionali, passando per le questioni interne a Fratelli d’Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si mette a nudo in un’intervista rilasciata a “7”, il settimanale del Corriere della Sera. “C’è una grandissima, e ritrovata, fiducia verso l’Italia” sottolinea la premier, “questo non significa che vada tutto bene e ma l’inversione di rotta c’è. Detto questo, sono comunque convinta che dobbiamo e possiamo fare sempre di più e meglio”, ha aggiunto Meloni dicendo che nella maggioranza non ci sono litigi ma confronti come in ogni “famiglia”. Togliere la fiamma dal simbolo di FdI? “Penso non sia mai stata una questione all’ordine del giorno”, chiarisce inoltre la leader di Fratelli d’Italia. 

Meloni: “Non ho pentimenti né rimpianti, solo chi non fa non sbaglia”

C’è qualcosa che non rifarebbe? “Gli italiani ci hanno chiamato a governare l’Italia in una fase estremamente complessa, e in questa complessità abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo un’unica bussola, quella dell’interesse nazionale. Chiaramente tutto è sempre perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati. E non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare”, ha continuato la premier nell’intervista. “Solo chi non fa non sbaglia, diceva un vecchio proverbio popolare. Credo che dietro ogni passo si nasconda sempre il rischio di un inciampo, ma questa non è una valida ragione per restare fermi. Anzi”, ha aggiunto.

Meloni: “Musk? Uomo geniale dipinto come un mostro”

Lei e Elon Musk siete amici? “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui”, ha spiegato Meloni. “Musk – ha aggiunto – è una grande responsabilità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto. E, mi consenta, fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”.

Non crede che alcune opportunità concesse alle aziende di Musk possano diventare un rischio rispetto alla sicurezza? “In primo luogo, ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda”, ha sottolineato la premier.

Meloni: “Protocollo Albania fa scuola in Europa, rispetto per giudici”

“L’esecutivo ha fatto delle scelte precise per governare l’immigrazione, e il protocollo con l’Albania è una di queste. È una soluzione molto innovativa, che sta facendo scuola in Europa e non solo, perché è chiaro a tutti che può infliggere un colpo mortale alle organizzazioni criminali che speculano sui migranti per ingrassare i loro profitti”, ha affermato ancora la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Io sono cresciuta con l’esempio di Falcone e Borsellino e ho massimo rispetto per i giudici. Resto convinta che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani abbia il nostro stesso obiettivo, ovvero quello di disarticolare le reti criminali e assicurare alla giustizia i trafficanti di esseri umani”, ha aggiunto.

Meloni: “Con von der Leyen rispetto reciproco, Italia ha ruolo che merita”

Nel legame con Ursula von der Leyen, “prevalgono un approccio pragmatico e il rispetto reciproco”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘7’, settimanale del ‘Corriere della Sera’. Con la presidente della Commissione europea “abbiamo un rapporto istituzionale, come è naturale che sia tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente della Commissione europea. Lavorando insieme nascono ovviamente anche rapporti personali di rispetto reciproco. È normale che sia così. Abbiamo collaborato su molti temi, alcuni cruciali per l’Italia come gli accordi con i Paesi terzi per contrastare l’immigrazione irregolare. Nella composizione della nuova Commissione, con la vicepresidenza esecutiva assegnata a Raffaele Fitto, von der Leyen ha riconosciuto all’Italia il ruolo che merita e lo ha fatto anche sapendo resistere alle forti pressioni della sinistra”, ha aggiunto.

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