Il segretario della Cigl al corteo di Bologna: "Diritti sotto attacco, tentativo svolta autoritaria"
“Oggi è la giornata della rivolta sociale? Certo, dal nostro punto di vista, noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per rivoltare come un guanto questo Paese c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone”. Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del corteo a Bologna, indetto in occasione dello sciopero generale.
“Diritti sotto attacco, tentativo svolta autoritaria”
Il segretario della Cgil ha poi accusato il governo di voler attaccare i diritti dei lavoratori. “Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto che viene chiamato decreto sicurezza e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono”, ha tuonato “è chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone”. “Lo sciopero è uno strumento per tutelare la dignità delle persone, è uno strumento di libertà – ha aggiunto -. Per quello che ci riguarda è evidente che noi non siamo assolutamente disponibili ad accettarlo e mi sembra che la risposta di oggi sia una risposta fortissima e che indica che le piazze non si precettano, anzi le piazze chiedono un cambiamento e chiedono a noi di non fermarci e di andare avanti”.
“Governo mente, in aumento tasse dipendenti e pensionati”
“È una bugia pura perché le tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati stanno aumentando, questi non stanno tassando i profitti, le rendite, non combattono l’evasione fiscale, c’è un dato molto preciso”, ha dichiarato Maurizio Landini “Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto di vista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici. Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid“.
“Parlamento produca cambiamenti radicali”
Landini ha poi chiesto l’intervento del Parlamento. “Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali: mettere risorse in più sulla sanità, per il rinnovo dei contratti, per fare le assunzioni nella sanità, nel pubblico impiego, per fare quelle politiche industriali che servono al sistema industriale. Inoltre andare a prendere i soldi dove sono, combattendo l’evasione fiscale, tassando sul serio profitti e rendite finanziarie dove ci sono miliardi e miliardi realizzati in questi anni”.
Landini canta con lavoratrici La Perla
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è arrivato a Porta Lame, a Bologna, e ha raggiunto subito le lavoratrici de La Perla, che lo hanno coinvolto nei loro cori. Le lavoratrici, infatti, hanno riadattato alcuni brani della tradizione alla situazione in cui versa l’azienda.
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