Vola l'ex sindaco di Bari Decaro: bene anche Gori e Nardella

La sfida delle preferenze alle Europee vede vincitrice la premier, Giorgia Meloni, capolista di FdI in tutte le circoscrizioni, che ne ottiene 2.368.684 (resta dunque inviolato il record di 3 milioni di voti ottenuti da Silvio Berlusconi nel 1999). Il secondo più votato risulta Roberto Vannacci: il candidato indipendente della Lega viene indicato sulla scheda da oltre 500mila elettori. Tra i leader candidati bene anche il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, con 415mila preferenze personali. Male invece Matteo Renzi e Carlo Calenda, rispettivamente con meno di 190mila preferenze e poco più di 70mila. La segretaria del Pd Elly Schlein, candidata solo al Centro e nelle Isole, ha superato le 200mila.

Benissimo tra i dem è andato il sindaco uscente di Bari Antonio Decaro, che vola a Strasburgo con 490mila preferenze, ottenute nella sola circoscrizione meridionale. Nella stessa circoscrizione la capolista Pd, Lucia Annunziata, ne ha ottenute 236mila. Sempre tra i dem, il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente del partito, Stefano Bonaccini, è stato scelto da 375mila elettori nel Nord-Est, mentre nel Nord-Ovest bene Cecilia Strada con 255mila. Tra gli altri esponenti del Pd, Giorgio Gori al Nord dovrebbe attestarsi sulle 200mila preferenze, Dario Nardella circa 100mila, Nicola Zingaretti 80mila. Marco Tarquinio con circa 27mila preferenze rischia di restare fuori, ma mancano delle sezioni di Roma dove si sono registrati problemi tecnici, e può ancora sperare.

Nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Salis ha contribuito al risultato del partito con 170mila preferenze, 120mila nel Nord-Ovest e 50mila nelle Isole. L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, sempre per Avs, ha avuto invece oltre 150mila voti personali. Ignazio Marino si ferma attorno alle 45mila preferenze. Tutti e tre dovrebbero diventare europarlamentari.

Nel Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico ha ottenuto circa 115mila preferenze al Sud, Carolina Morace 25mila. Per Forza Italia Letizia Moratti, candidata al Nord, ha ottenuto 40mila voti. Male Marco Reguzzoni, ex leghista, nonostante l’endorsement a urne aperte di Umberto Bossi, per lui 7.293 voti. Peggio ancora un altro ex leghista, Roberto Cota, con 3.851 preferenze.

Al Sud Vittorio Sgarbi, con FdI, ottiene 23mila preferenze e il suo approdo a Strasburgo non è certo. Per SuE meno di 3mila preferenze per Alessandro Cecchi Paone. Il leader di Pace, Terrà e Dignità, Michele Santoro, candidato in tutte le circoscrizioni, ottiene 160mila preferenze ma il suo partito non supera la soglia di sbarramento, così come la lista Libertà di Cateno De Luca (per lui 80mila preferenze).

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