Il governatore della Campania ha confessato di non aver sentito le parole della premier che si è presentata come "quella stronza"

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine di un convegno all’ospedale Cardarelli di Napoli, è tornato sull’episodio legato al saluto con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri a Caivano, stringendogli la mano al suo arrivo, si è presentata come “quella stronza della Meloni”, citando un fuorionda del governatore campano di qualche mese fa.

 

Ieri non ho sentito le cose dette dalla premier, ho sentito solo quando si è avvicinata a me per dire ‘presidente come sta?’, e infatti ho risposto: ‘sto bene in salute e benvenuta’. Ho appreso poi nel pomeriggio dai social della performance che era cominciata qualche metro prima, ma sinceramente non avevo sentito. Ho appreso dai social della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto. In ogni caso ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità, e noi non possiamo che concordare, ovviamente” ha commentato il governatore campano. 

De Luca: “Oltraggio vero è quello di Meloni ai sindaci”

Dedicherò i miei pensieri più approfonditi all’onorevole Meloni, venerdì prossimo ho un incontro televisivo e faremo tutti gli approfondimenti. Partendo dall’oltraggio vero che non è stato colto dall’opinione pubblica in Italia, che è l’oltraggio commesso dalla Meloni contro 550 sindaci il 16 febbraio a Roma, che sono stati intimiditi, controllati all’uscita dell’autostrada a Roma, sui pullman che erano diretti a piazza Santi Apostoli, spintonati, bloccati a via del Corso, offesi, oltraggiati dalla Meloni con un comunicato ufficiale” aggiunge il presidente della Regione Campania.

“L’unico insulto che c’è stato nella vita politica di questo Paese – ha aggiunto De Luca – è quel comunicato della Meloni che offendeva 550 sindaci che erano a Roma per protestare contro il blocco delle risorse e che combattevano per aprire i cantieri e creare lavoro. Ma l’opinione pubblica nel nostro Paese è interessata più al cabaret, alle parole, ai fuorionda, alle scemenze che alle questioni sostanziali. Il problema sostanziale è che allora è cominciata una deriva democratica nel nostro Paese. Non si è mai visto un governo che oltraggia 550 sindaci, che chiude le porte dei Ministeri, che se ne scappa e si rifiuta di ricevere anche una delegazione. Quello è l’insulto vero di cui non ha parlato nessuno e di cui io parlerò fra qualche giorno, ricostruendo tutte le vicende, se non altro per far maturare una coscienza democratica e per svegliare un Paese che mi sembra un po’ narcotizzato, che non ha capito ancora bene la deriva verso cui si avvia l’Italia, proprio dal punto di vista della vita civile, democratica, del rispetto delle regole. Poi avrò il piacere di ripubblicare quell’appunto di Silvio Berlusconi dedicato all’onorevole Meloni, che mi pare una sintesi“, ha concluso De Luca.

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