Testo proposto dal ministro delle Infrastrutture e recante ‘misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica’

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il cosiddetto decreto legge ‘Salva Casa’ proposto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e recante ‘misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica’.

Si compone di tre articoli il testo del decreto legge ‘Salva Casa’ approvato dall’Esecutivo. Il primo articolo introduce delle modifiche al Testo unico sull’edilizia per “semplificare il rilascio della documentazione amministrativa sullo stato legittimo degli immobili”, favorire “i cambiamenti di destinazione d’uso”, stabilire “previsioni in materia di tolleranze in relazione alle piccole incongruenze tra il titolo edilizio e lo stato di fatto relative ad interventi realizzati prima dell’entrata in vigore della disposizione in esame”, e superare l’attuale disciplina “sulla doppia conformità relativamente alle parziali difformità”.

L’articolo 2 invece riguarda le “strutture amovibili realizzate durante l’emergenza sanitaria da Covid-19”, cioè i dehors, e ha l’obiettivo di “consentire il mantenimento di quelle strutture, che si ritengono di utilità sociale, realizzate per finalità sanitarie, assistenziali ed educative”. L’ultimo articolo reca infine “disposizioni di coordinamento e entrata in vigore”. 

Salvini: “Decreto non è condono su villa con piscina”

“Non si tratta di fare un condono sugli esterni, sulla villa con piscina a tre piani. Nella maggioranza delle case degli italiani c’è un problema decennale che riguarda una suddivisione dei locali diversa dalla piantina originale, che non comporta un carico diverso e che – a decreto pubblicato, spero da lunedì – conto portino tantissima gente in comune a pagare. Ci sono 4 milioni pratiche di difformità per 3cm di finestra rispetto al modello originario”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, al termine del Cdm parlando del decreto salva-casa, definendolo “una grande opera di semplificazione e liberazione di energie e denari” che potrebbe avere anche “un riscontro positivo per la diminuzione del costo del mattone”.

Mit: “Plauso anche da agenti immobiliari” 

“Le categorie plaudono al via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Salva-Casa fortemente voluto dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini. Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha parlato di “buona notizia”.

Non è una voce isolata, come conferma la Federazione italiana agenti immobiliari professionali: “Accogliamo con favore le misure contenute nel decreto Salva Casa approvato oggi dal Consiglio dei Ministri – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – prioritariamente finalizzate ad agevolare la circolazione regolare degli immobili a tutela del cittadino e a beneficio della dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e di chi vi opera professionalmente oltre a sbloccare le centinaia di migliaia di pratiche edilizie che intasano gli uffici tecnici comunali creando nervosismo o, peggio, contenzioso contro la pubblica amministrazione, con conseguenti disagi e costi sociali”. Lo evidenzia il Mit.

 

Ance: “Superate norme anacronistiche, non è deregulation”

Con il via libera in cdm al decreto Salva -Casa “registriamo” un passo “positivo e l’auspicio è che sia foriero di una sistemazione della materia in termini di normativa urbanistica ed edilizia che è del tutto anacronistica ed era rimasta al 1942. Molte delle difformità che oggi questo provvedimento prevede di sanare, come alzare un tramezzo in una casa, non sarebbero esistite con delle norme più aggiornate e aderenti alla realtà”. Così Federica Brancaccio, presidente dell’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili), a LaPresse. “Si andranno a sistemare piccole difformità che in altri Paesi europei non erano considerate tali. Speriamo quindi che si apra la possibilità per i cittadini di fare interventi, che non sono comunque speculativi. C’è poi da capire meglio l’aspetto relativo al cambio di destinazione d’uso come sarà affrontato nell’iter parlamentare”, aggiunge Brancaccio. Su quale sarà lo scenario della novità normativa in termini di ricadute economiche e occupazionali sul settore delle costruzioni, la presidente Brancaccio spiega che “il provvedimento”, il cosiddetto decreto Salva Casa, “sicuramente può agevolare le compravendite di immobili. Questo non impatta direttamente sul nostro settore, perché in gran parte si tratta di compravendita di usato, ma può certamente consentire interventi di manutenzione straordinaria, che prima non erano possibili”. La presidente dei costruttori fa infine notare: “Non è questo che risolve il problema del settore delle costruzioni ma se ci saranno nuove norme urbanistiche e si farà andare avanti la legge sulla rigenerazione urbana, allora si apre una nuova stagione. E attenzione, non una nuova era di deregulation, ma di regole più attinenti alla società attuale”. 

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