Esponente di spicco e azionista di riferimento del Carroccio. In passato è stato con Udc, Pd e Italia Viva

Sammartino, vicepresidente e assessore all’agricoltura della Regione Sicilia, è stato sospeso per un anno dai pubblici uffici perché coinvolto nell’operazione dei carabinieri di Catania, relativa all’inchiesta ‘Pandora’.

Classe 1985, laureato in odontoiatria e protesi dentaria, è esponente di spicco e di riferimento della Lega di Matteo Salvini in Sicilia. In passato è stato esponente dell’Udc, poi è transitato nel Pd e per un breve periodo è approdato anche a Italia Viva, prima di passare al Carroccio. È il nipote del prefetto in quiescenza Claudio Sammartino, uno dei componenti della commissione di accesso nominata dal Viminale chiamata a valutare eventuali infiltrazioni mafiose al Comune di Bari. Per la presidenza Schifani aveva anche la delega per i rapporti con l’Assemblea regionale siciliana.

In aula all’Ars ha esordito tra le file dell’Udc, a 27 anni, nel 2012, con oltre 12 mila voti. Poi è passato alla formazione ibrida Articolo 4. Nel 2015 l’approdo al Pd con l’elezione al Parlamento siciliano con 33 mila voti. Nel 2019 ha seguito Matteo Renzi in Italia Viva e nel 2021 è passato alla Lega di Matteo Salvini, partito per il quale è attuale esponente nel parlamento regionale e nell’esecutivo di Palazzo d’Orleans. È marito di Valeria Sudano, avvocato catanese leghista e membro della Camera dei deputati dal 2022, con la quale ha anche un figlio. Alle ultime elezioni regionali ha portato a casa oltre 21 mila voti nella lista ‘Prima l’Italia Salvini premier’. Per la Lega – a quanto filtra – stava lavorando anche alle liste da presentare, nella circoscrizione isole, in vista delle prossime elezioni Europee.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata