Il vicepresidente Mulè: "A familiari nostro abbraccio commosso"
L’Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del tragico incidente sul lavoro di ieri a Suviana, nel Bolognese. Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, chiedendo il minuto di silenzio, ha sottolineato: “Mentre noi deputati ci alziamo in piedi in segno di rispetto e dolore per le vittime della tragedia di Suviana, altri nostri concittadini sono inginocchiati e si disperano. Altri ancora sperano, pregano, invocano un miracolo pur di riabbracciare gli operai dispersi. È l’angoscia di mogli, figli, genitori, sorelle, fratelli e amici. A ognuno di loro giunga il convinto sostegno umano e solidale, insieme con l’ideale abbraccio commosso di ciascun componente della Camera dei deputati. Ai soccorritori, ai valorosi vigili del fuoco, agli appartenenti alle forze dell’ordine e della protezione civile, che senza sosta fin dal pomeriggio di ieri stanno spendendo tutte le loro energie sul luogo del disastro, va ancora una volta la nostra ammirata riconoscenza”.
“In occasione della 73esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, nell’ottobre scorso, il Presidente della Repubblica ebbe a sottolineare che morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o non corretta applicazione di norme e procedure”, ha aggiunto Mulè . “A Suviana – ha aggiunto Mulè – così come in occasione di tante, troppe, altre tragedie, non è il fato ad aver determinato i fatti, ci saranno responsabilità da accertare, e possibili reati da perseguire, processi da celebrare ed eventualmente condanne da eseguire”.
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