Il ministro degli Esteri si rivolge a Mosca: "Noi abbiamo detto che Putin non deve utilizzare l’attentato per innalzare lo scontro con l'Ucraina.

Il governo sta facendo tutto ciò che è possibile per garantire la sicurezza degli italiani”. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri Antonio Tajani rispondendo alle domande sul pericolo di terrorismo a margine dell’evento organizzato presso “Esperienza Europa”, a Roma a tema “Le sfide della UE alla vigilia delle elezioni: il ruolo delle assicurazioni” organizzato da Ania. “Naturalmente il livello di controllo nelle aree in cui ci sono obiettivi più sensibili è alto”, ha spiegato il vicepremier, che ha però sottolineato come: “Abbiamo tutelato i cittadini italiani anche a Mosca, perché fin dall’8 di marzo il ministero degli esteri ha detto che c’erano rischi di attentati”. “Non c’è alcuna prova che l’Ucraina sia coinvolta nell’attentato. Tutto lascia pensare che sia stato organizzato dall’ISIS dell’Afghanistan”, ha invece chiarito Tajani rispondendo alle domande in merito alle accuse di Putin: “Noi abbiamo detto che Putin non deve utilizzare l’attentato per innalzare lo scontro e colpire di più l’Ucraina”. Infine ultimo tema quello dell’ipotetico legame tra immigrazione e terrorismo: “Certamente bisogna verificare chi entra in Italia. Non è escluso che il terrorismo possa cercare di infiltrarsi tra coloro che cercano di venire nel nostro paese”, concludendo poi con il riferimento alla sospensione di Schengen alla frontiera con la Slovenia e affermando che sarà fatto tutto il possibile per aumentare il controllo di quella mediterranea.

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