Il ministro è accusato di sequestro di persona e rifiuto d'atti di ufficio per aver impedito lo sbarco dalla nave della ong spagnola quando era capo del Viminale
È iniziata l’udienza del processo Open Arms che si sta celebrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove Matteo Salvini è imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito, quando era ministro dell’Interno, lo sbarco dei migranti salvati dalla nave dell’ong spagnola. L’ex ministro dell’Interno viene sentito come testimone.
Salvini: “Con me ministro non ci fu alcun morto fra i migranti”
“Sono orgoglioso di poter dire che per tutto il periodo in cui sono stato io ministro dell’Interno non ci fu alcun episodio luttuoso riferito a migranti, a differenza di quanto avvenuto dopo. La politica del Governo era di contrasto al traffico degli esseri umani e di coinvolgimento dell’Europa”. Lo ha detto Matteo Salvini durante le dichiarazioni spontanee che hanno preceduto il suo interrogatorio al processo Open Arms.
“Già dal 2 agosto Open Arms era consapevole dell’atteggiamento del governo italiano sull’episodio. Il 9 agosto viene ribadito dalla Farnesina al governo spagnolo che il governo italiano non aveva partecipato alle operazioni di soccorso. I maltesi in quei giorni sosteneva che la nave bighellonasse a lento moto. Siamo il 9 agosto, sono passati 7 giorni dal 2 e sarebbe già potuta arrivare in un porto spagnolo”, ha dichiarato ancora l’ex capo del Viminale.
Salvini: “Governo Conte 2 agì nello stesso modo, ma nessuno è imputato”
“Il successivo governo che aveva un colore politico diverso ha agito nello stesso modo del nostro con una differenza, il numero di morti in mare. Non mi risulta che ci siano procedimenti penali a carico del mio successore al Viminale”, ha detto ancora Salvini chiudendo la sua dichiarazione spontanea durata 59 minuti.
Salvini: “Fin dall’inizio politica condivisa su migranti”
L’ex ministro dell’Interno ha iniziato il suo discorso sottolineando come “nel programma della maggioranza c’era una politica chiara e condivisa sulle politiche migratorie”. “Dal caso dell’Acquarius nel 2018 dove con soddisfazione non demmo un Pos e la nave andò in Spagna, passando al caso della Diciotti in cui intervennero il presidente del Consiglio Conte e il ministro Toninelli che furono concordi nel sottolineare che si trattava di un successo delle politiche migratorie condivise”, ha detto Salvini. “Nel caso della Sea Watch – ha aggiunto – il collega Toninelli rimproverò l’Ong di non aver atteso l’intervento della guardia costiera libica. Tutto questo per ribadire che le azioni avevano tutte un filo logico che ricalcava le scelte politiche sulla questione migranti”.
Salvini: “La nave di Open Arms è territorio spagnolo, giusto aver agito così”
“Nelle precedenti udienze si è discusso sul fatto che la nave è territorio del paese di cui il natante batte bandiera. Sentenze confermano che è così. Questo è un aspetto fondamentale in questa vicenda perché conferma quello che il nostro governo sosteneva in tutte le sedi, Europa compresa, ovvero che in questo caso l’Open Arms era ed è territorio spagnolo e dunque non può non essere coinvolto il paese”, ha dichiarato l’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Salvini ha aggiunto: “Abbiamo assistito tutte le persone che avevano bisogno di aiuto, compresi i presunti minori, termine che non è un modo dispregiativo per identificarli, molti di loro poi si è scoperto non essere minori”.
Open Arms, Oscar Camps: “Sappiamo che negare sbarco fu decisione di Salvini”
Prima dell’inizio dell’udienza ha parlato anche Oscar Camps, fondatore della ong Open Arms: “Siamo qui davanti all’aula bunker a Palermo per il processo contro il ministro Salvini che oggi farà delle dichiarazioni: già avevano testimoniato Conte e Toninelli, Di Maio, Trenta, tutto l’ex governo ha dichiarato e constatato che fu una sua decisione personale di infliggere questo castigo a 160 persone, privandole dell’assistenza necessaria e tenendole in mare. Aspettiamo di sentire la sua versione, già sappiamo che il governo non sostenne la sua decisione e che fu una sua decisione personale”, ha detto in una dichiarazione video. “Questo – aggiunge Camps – sta diventando più chiaro. Abbiamo piena fiducia nella giustizia italiana”.
Oscar Camps: “Mi aspetto che sia fatta giustizia”
“Oggi dichiara Salvini, già ha dichiarato Conte, Di Maio, Trenta: tutto l’ex governo ha dichiarato che fu una sua iniziativa personale, vediamo come difende la sua posizione, perché la prese. Mi aspetto che sia fatta giustizia“, ha dichiarato Camps ai cronisti fuori dall’aula bunker di Palermo prima dell’inizio dell’udienza. “Abbiamo fiducia nella giustizia italiana, già sappiamo che fu una sua iniziativa, lui deve rispondere della sua decisione”, ha aggiunto.
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