Così il ministro dell'Interno in merito ai saluti romani avvenuti durante la commemorazione

“Non vi è dubbio che quello che si è visto suscita indignazione, è contrario alla nostra cultura acquisita e, posso dire che è trasversale, io sono testimone della trasversalità di indignazione”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo alle domande poste dai senatori della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza in merito ai saluti romani avvenuti durante la commemorazione della strage di Acca Larentia.

La commemorazione di Acca Larentia, ha ricordato Piantedosi, “si tiene con quelle modalità e con la presenza di più persone da diversi anni, il che non è un voler sfuggire, se uno guarda ai numeri della Questura di Roma forse sono addirittura in calo ma ciò non toglie disvalore a quanto visto”.

Piantedosi: “Vietare si è rilevato controproducente”

“Vietare e non osservare si è rilevato controproducente e meno proficuo”, ha aggiunto Piantedosi,  che ha ricordato anche le manifestazioni pro Palestina, mai vietate in Italia a differenza di quanto avvenuto in Francia ricordando anche “l’osservazione della polizia su come si stiano posizionando le posizione estreme nel mondo della radicalizzazione politica” che conferma come “l’estrema destra e l’estrema sinistra convergono su un favore preconcetto alla causa palestinese e uno sfavore alla causa storica di Israele”. 

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