Il Guardasigilli alla Camera: "Il mio non è stato un attacco, ho profondo rispetto"

“Il mio non è stato un attacco alla Magistratura, io ho profondo rispetto per la magistratura. Le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo alcune tendenze che vedo emergere nelle discussioni dei magistrati. Non emergere in modo carbonaro, ma in modo molto evidente”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo in Aula alla Camera in merito alle recenti dichiarazioni relative alla magistratura rilasciate alla stampa dallo stesso ministro.

 

Giustizia, Crosetto: “Nessun organo dello Stato deve sentirsi attaccato da un altro”

“Ho capito che esiste da parte della magistratura la percezione di un attacco. Penso che nessun potere, nessun organo dello Stato debba sentirsi sotto attacco da parte di un altro, o limitato nelle sue azioni dall’altro”, ha poi aggiunto il Ministro della Giustizia. “La colpa non è della magistratura. Non ritengo che il colpevole di queste cose che non funzionano sia la magistratura. Il magistrato, se non ha personale, se non ha strumenti, non può rispondere. La colpa è complessiva. Parte dal governo. Parte da chi in questi anni si è concentrato piuttosto su uno scontro, senza andare a risolvere i problemi che riguardano le aziende e i cittadini normali”. 

Crosetto: “Rappresentanza appartiene a politica, non a magistratura”

“La rappresentanza appartiene alla politica, non alla magistratura nè al potere esecutivo. La rappresentanza per la Costituzione appartiene a quest’aula, e a nessun altro. Appartiene al Parlamento. La magistratura è un gruppo di altissimi qualificati funzionari selezionati per la loro competenza tecnica dotati di specifiche garanzie che fissa la Costituzione in ragione della funzione che loro svolgono”, ha poi sottolineato Crosetto.

Crosetto: “Serve tavolo pace su regole convivenza poteri Stato”

“Sarebbe ora di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni”, ha poi puntualizzato Crosetto. “Se vogliamo uscire dallo stallo in cui la politica italiana è da quasi 30 anni – ha detto il ministro – dobbiamo uscire dallo scontro pregiudiziale tra politica, esecutivo, legislativo e magistratura definendo le regole all’interno delle quali si muove l’esecutivo, il legislativo e la magistratura, definendo un quadro di regole che la nostra Costituzione definisce in modo molto chiaro”.

Crosetto: “Ogni giorno 3 o 4 persone ingiustamente in carcere”

“Posso chiedermi che senso ha pensare in una democrazia che si riferisce all’avanguardia avere tre, quattro persone al giorno che finiscono ingiustamente nelle carceri italiane? Non parlo dei potenti. I potenti raramente finiscono in carcere. Parlo di migliaia di persone, sconosciute, che finiscono ingiustamente ogni giorno in carcere senza alcuna motivazione”, ha poi sottolineato il titolare della Giustizia.

 

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