Il segretario della Cgil: "La cultura del possesso di un'altra persona credo vada radicalmente cambiata"
(LaPresse) “Ognuno si assume la responsabilità e risponde di quello che fa e che dice. Ma ci sono provvedimenti che coerentemente si possono fare e che non sono più rinviabili”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se la premier Giorgia Meloni avesse fatto bene a non partecipare alla manifestazione nazionale contro la violenza alle donne a Roma. E ha aggiunto: “Questa è una lotta di cambiamento culturale e che riguarda gli uomini, in particolare. La cultura del possesso di un’altra persona credo vada radicalmente cambiata e dal punto di vista sindacale, credo si debba intensificare la lotta alla precarietà e iniziare a pensare a una iniziativa fatta dagli uomini, siamo noi che dobbiamo cambiare questa cultura”.
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