Corteo della Cgil e della Uil a Torino in occasione della mobilitazione di tutte le regioni del Nord contro la manovra del governo

Sono circa 8mila, secondo gli organizzatori, i lavoratori che hanno partecipato al corteo della Cgil e della Uil a Torino in occasione dello Sciopero di tutte le regioni del Nord contro la manovra del governo. Alla testa del corteo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Presente una delegazione di lavoratori della Lear, interessata da circa 360 esuberi su oltre 400 lavoratori, e una della TE Connectivity di Collegno, interessata da 222 esuberi su 300 lavoratori.

Le scelte che il governo sta facendo sono sbagliate e stanno portando il nostro paese a sbattere. Il governo ha firmato la precettazione, un atto autoritario e antidemocratico che non è mai avvenuto nella storia. Non è un atto solo contro i sindacati ma contro la libertà dei singoli cittadini. Noi abbiamo impugnato quel provvedimento perché è sbagliato, non ci facciamo intimidire e proseguiremo con la nostra lotta” dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del corteo a Torino in occasione dello Sciopero di tutte le regioni del Nord contro la manovra. “Credo – sottolinea – che la risposta più forte è quella che sta arrivando oggi con una partecipazione fortissima e un’adesione agli scioperi molto alta. Credo che la risposta più forte che può venire sia quella che sta arrivando anche oggi dalle 40 piazze. La democrazia e i diritti si difendono praticandoli”. In piazza a Torino, secondo gli organizzatori, ci sono circa 10mila persone.

Siamo in piazza per cambiare una manovra sbagliata“, rimarca Landini ricordando che “abbiamo bisogno di aumentare i salari in modo serio, cancellare la precarietà per dare un futuro ai giovani, investire sulla sanità, sulla scuola e abbiamo bisogno di andare a prendere i soldi dove sono con una vera riforma fiscale, con la lotta all’evasione fiscale, con una vera tassazione delle rendite finanziarie e immobiliari perché questo è quello che non viene fatto”. 

Landini: “Convocazione governo tardiva, ascolti Paese”

Il rinvio dell’incontro con il governocredo sia stato un atto di buon senso. Convocare un incontro il giorno in cui c’è lo sciopero generale è un po’ difficile da comprendere” sottolinea il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Torino aggiungendo che si tratta di una convocazione “un po’ tardiva”. Il segretario, a margine del corteo in occasione dello sciopero di tutte le regioni del Nord contro la manovra, sottolinea poi che “vedremo cosa il governo ha da dirci ma fino a ora non c’è stata alcuna possibilità di confronto e trattativa. Se il governo fosse capace di ascoltare il Paese dovrebbe aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno”.

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