Governo, Meloni: “Nessun problema con maggioranza e con Mediaset”

La premier dopo il Consiglio europeo: "Soddisfatta delle conclusioni sul Medioriente"

Intervento di Giorgia Meloni al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. “Sono soddisfatta delle conclusioni” del Consiglio europeo “che riguardano la crisi in Medio Oriente. Riflettono la delicatezza della questione e ho trovato un confronto molto serio, molto maturo“, ha dichiarato la premier. “L’Unione europea ha attualmente come priorità e ribadisce come priorità le stesse priorità che l’Italia pure aveva ribadito: cioè fare del nostro meglio per evitare una escalation del conflitto, lavorare sul fronte umanitario e lavorare su una soluzione strutturale di lungo periodo che però va immaginata ora per la crisi israelo-palestinese, e quindi essere concreti sulla soluzione dei due popoli e due Stati”, ha aggiunto Meloni.

La presidente del Consiglio, poi, si è spostata su temi strettamente politici e di attualità. “I rapporti dal governo Mediaset sono i rapporti dal governo con una grande azienda italiana, sui quali ho letto moltissime ricostruzioni, compreso il fatto che non fossi soddisfatta di quello che Marina Berlusconi ha detto su di me“, ha spiegato. “Penso che una cosa sia raccontare se ci sono dei problemi, una cosa sia tentare di crearli. Non ci sono problemi nella maggioranza, non ci sono problemi tra me e Salvini, non ci sono problemi tra me e Tajani, non ci sono problemi neanche con Mediaset. C’è se c’è un clima generale che io vedo molto più sereno di quello che delle volte leggo”, ha rimarcato.

Posso approfittare, Ciriaco, per dire che l’articolo che lei ha scritto stamattina era un tantino inventato? Io non ho fatto nessuna sfuriata contro Salvini ieri, non so da dove lei abbia preso questa notizia, mi dispiace”, ha quind detto Meloni, rivolgendosi al giornalista di Repubblica autore di un articolo intitolato: “Ira di Meloni su Salvini: ‘Basta con gli agguati non mi farò logorare’. “Fonti a me vicine difficilmente possono dire una cosa che non è successa e quindi io lo voglio dire perché non capisco se certi articoli vengono scritti per creare i problemi o per raccontarli, non mi sembra giusto”, ha aggiunto la premier replicando alla risposta del giornalista che aveva affermato di aver scritto il pezzo in base al racconto di fonti vicinissime a Meloni.

In relazione alla presunta norma per prelievi dai conti correnti contenuta nella Legge di Bilancio, Meloni ha voluto fare alcune considerazioni. “Segnalo che è già previsto che l’Agenzia delle Entrate possa entrare e pignorare i conti correnti, l’ha fatto un precedente governo. Dopodiché nella Legge di Bilancio l’unica cosa che c’è scritta è che chiaramente bisogna implementare la lotta all’evasione fiscale. Non è stata prevista alcuna norma che consente di prelevare i soldi dai conti correnti“, ha puntualizzato la premier. “Ho chiarito rispetto a una polemica, che dai giornali chiaramente era diventata oggetto di dibattito, che questa misura non è prevista nella Legge di Bilancio. L’ho fatto per evitare che si dibattesse ore e ore di questioni che non sono all’ordine del giorno”.

Sulla Manovra, ha aggiunto, “sconsiglio di rincorrere le bozze, perché sono molte. Noi stiamo lavorando bene, in una situazione molto difficile in termini di risorse disponibili. Non ci sono allo stato attuale problemi particolari da superare. La legge di Bilancio è stata inviata a Palazzo Chigi per l’invio al Parlamento. Nelle prossime ore – weekend permettendo – sarà inviata al Parlamento e quindi mi pare che siamo in dirittura d’arrivo. Insomma il nostro obiettivo è quello di dare un segnale di compattezza, confermare questa compattezza che c’è anche approvandola – compatibilmente col dibattito parlamentare – in tempi rapidi”.

Meloni ha anche parlato del Mes. “Non ci sono state discussioni sul Mes. Stamattina abbiamo fatto anche la riunione dell’Eurosummit, non si è parlato di materia durante la riunione, non è stato oggetto di questo. Penso che noi dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza ha già espresso e cioè che non si può affrontare il tema di uno strumento se non si conosce il quadro. Il problema del Mes e che tra le altre cose richiama ai vecchi vincoli del Patto di Stabilità“, ha spiegato Meloni.

“Noi stiamo facendo una trattativa sui nuovi vincoli del Patto di Stabilità – ha aggiunto la premier -. Chiaramente se oggi approvassimo un trattato che riporta ai vecchi parametri del Patto di Stabilità non faremo una cosa utile per una trattativa che noi stiamo conducendo. Quindi continuo a ritenere che indipendentemente da quello che si pensi sullo strumento in sé, sull’accesso dell’Italia – voi sapete come la penso io – non sia utile da parte di nessuno, anche da parte di quelli che sono grandi sostenitori dell’accesso al Mes, porre questa questione adesso perché è una questione che non si può discutere in nessun modo fino a quando noi non sappiamo qual è il quadro”.

Sul caso Sgarbi, la presidente del Consiglio ha puntualizzato: “Obiettivamente non ho avuto il tempo di approfondire la questione. So che il ministro Sangiuliano ha scritto all’Antitrust. Aspettiamo di capire le risposte dell’Antitrust e poi valutiamo nel merito di più“.