Medioriente, Segre: “Un tempo che credevo non avrei rivissuto”

Medioriente, Segre: “Un tempo che credevo non avrei rivissuto”
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La senatrice ospite di ‘Che tempo che Fa’ su Nove ha commentato le stragi nella Striscia di Gaza

Quello che sta succedendo fra israeliani e palestinesi “è qualche cosa che ti porta a un tempo lontano, che io credevo che non avrei vissuto più, la vita mi aveva portato false speranze”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, intervistata da Fabio Fazio nella prima puntata della nuova stagione di ‘Che Tempo Che Fa’ su Nove.

Difficile non aver paura

Rivolgendosi al conduttore, la senatrice si è chiesta “allora è tutto inutile? Quelle utopie che si sono poi tentate negli anni, come Neve Shalom, in cui avevano deciso che israeliani e palestinesi avrebbero convissuto in una piccola città” o “quello che succede nella cittadella della pace di Rondine, dove convivono magari nella stessa stanza israeliani e palestinesi”, “allora è tutto inutile?”, ha detto Segre. “Allora altro che incubo, altro che delusione, altro che disperazione, che speranze ci sono per una nonna come sono io, di aver visto quello che è successo a bambini colpevoli solo di esser nati?”, ha proseguito. E ancora: “Oggi è molto difficile non avere paura in generale, anche se non si è nipoti miei, però è più forte di me, io voglio essere libera e non avere paura, e questa è l’eredità morale che lascio ai miei figli e ai miei nipoti”.

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