Fonti di Palazzo Chigi: riduzione compensata dallo Stato, taglio di soli 20 milioni

La commissione di vigilanza Rai chiede chiarezza al governo sul taglio al canone televisivo, annunciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in seguito al Consiglio dei ministri del 16 ottobre: la somma da pagare in bolletta scenderà a 15 euro dagli attuali 20 per quanto riguarda il singolo pagamento, mentre l’importo complessivo passa da 90 a 70 euro. “Sul taglio al canone Rai annunciato oggi dai ministri Salvini e Giorgetti è necessario che il governo faccia chiarezza al più presto. Si tratta di un vero e proprio taglio oppure di uno spostamento sulla fiscalità generale? Su questo punto non possono esserci ambiguità perché qualsiasi misura si intenda prendere è necessario garantire la certezza delle risorse necessarie alla Rai per l’erogazione del servizio pubblico, che era e resta un presidio essenziale per la nostra democrazia”, ha scritto in una nota la presidente della commissione Barbara Floridia. “Siamo d’altronde in una fase cruciale alle porte della sigla di un nuovo contratto di servizio che tra l’altro prevede la trasformazione in digital media company – aggiunge -. Come si intende affrontare concretamente queste sfide? Restiamo in attesa di leggere la norma e le fonti della copertura auspicando che non si tratti di una manovra che possa indebolire il servizio pubblico o che possa danneggiare i suoi lavoratori”.

Fonti Chigi: riduzione compensata dallo Stato

Dopo la richiesta di chiarimenti, fonti di Palazzo Chigi hanno precisato che la riduzione del canone comporta un minor esborso complessivo da parte degli italiani per 440 milioni di euro, importo che sarà in gran parte compensato dallo Stato alla Rai per spese relative agli investimenti. Di conseguenza, la dotazione complessiva per la società subisce solo una modifica di lieve entità, pari a 20 milioni di euro, in linea con i tagli previsti per tutti i ministeri. Il Governo – stando a quanto si apprende dalle stesse fonti – reputa fondamentale il Servizio pubblico radio-televisivo e intende rafforzarlo e valorizzarlo con una più corretta gestione delle risorse anche grazie alla nuova governance.

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