L'esponente di Italia Viva: "La premier non può pensare di buttarla in tribuna"

Tiene banco la questione politica della ministra del turismo Daniela Santanchè, la cui mozione di sfiducia votata al Senato è stata respinta con 111 no. “La premier dirà che il Parlamento si è espresso, ma le questioni sul tavolo sono di una rilevanza tale che a settembre si riproporranno, nonostante l’assist del M5S”, ha dichiarato l’ex dem Enrico Borghi, oggi capogruppo in Senato per Italia Viva-Azione. “Ci sono una serie di temi preoccupanti, perché la presenza all’interno di un esecutivo di un componente che ha problemi di falso in bilancio, bancarotta, che viene accusato di aver utilizzato i soldi del Covid per pagare la cassa integrazione in maniera impropria, che addirittura deve aprire un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate è un fatto rispetto al quale la premier non può pensare di buttarla in tribuna“, ha aggiunto Borghi. “Deve dire lei fino a quando riterrà che questo tipo di caratteristica sia conforme agli standard che lei si è data. In passato urlava alle dimissioni per ben altro e per molto poco. Adesso registriamo che sta cambiando atteggiamento. Ci chiediamo fino a quando lo farà”, ha concluso l’esponente di Italia Viva.

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