Il ministro della Giustizia al Question Time torna sulla polemica, di cui ha parlato anche la premier Giorgia Meloni

Si torna nuovamente sulla polemica sul tema del concorso esterno in associazione mafiosa, dopo le parole di Giorgia Meloni questa mattina ai giornalisti durante un punto stampa a Palermo. “Il problema tuttavia è sorto a causa dell’incertezza applicativa del concorso esterno, tanto che la Cassazione a suo tempo ha cambiato indirizzo. Le voci per introdurre una norma tipica sono quasi universali nel mondo universitario e forense. Vorrei anche dire che la mia interpretazione è anche più severa di quella dei miei critici: perché anche chi non è organico alla mafia, se comunque ne agevola il compito, è mafioso a tutti gli effetti” ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso del Question Time alla Camera.

Non vi è alcun affievolimento nel contrasto alla criminalità organizzata, né potrebbe essere altrimenti, principalmente da parte di un ministro che vi ha dedicato, la parte più importante della propria funzione di magistrato. Ed è con questo sentimento di commossa rievocazione del collega Paolo, e della altre vittime della violenza stragista, che auspico che questa polemica sterile oggi si chiuda“, ha chiarito ancora il Guardasigilli.

Nordio: “Sconcerto per chi mi definisce favoreggiatore”

Nordio ha aggiunto: “Come giudice istruttore fui oggetto di un disegno di attentato sventato dai carabinieri del generale Dalla Chiesa. Comprenderete quindi il mio sconcerto e il mio sdegno quando qualcuno mi ha definito favoreggiatore della delinquenza mafiosa“. Poi ha spiegato: “Nel programma di riforme a suo tempo enunciato davanti a voi non vi è traccia di modifiche su questa disciplina. Né avrebbe potuto esservi, perché non ha fatto né fa parte del programma governativo. E questo, finalmente dovrebbe bastare”. 

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