Al presidio hanno partecipato anche Marco Furfaro (PD) ed Elisabetta Piccolotti e Franco Mari (SI)

Associazioni di volontariato, rete degli studenti ed esponenti dei partiti di opposizione sono scesi in piazza questa mattina davanti al Pantheon per protestare contro il Decreto Lavoro. “Diciamo al Governo che questo Dl è inaccettabile perché estende la precarietà nel mondo del lavoro e abolisce il Reddito di cittadinanza, l’unico strumento di welfare che ha salvato milioni di persone dalla povertà assoluta”, afferma Alberto Campailla dell’associazione ‘Nonna Roma’ che ha promosso l’iniziativa portando in piazza una trentina di associazioni della Capitale per una protesta che col passare dei giorni si sta estendendo a tutto il Paese. Realtà dalle tante facce che si occupano ogni giorno di emergenza abitativa, di violenza di genere, di lavoratori e lavoratrici povere perché il loro salario non consente di arrivare dignitosamente alla fine del mese e di quanti non riescono ad affrontare il costo dell’affitto e non riescono ad accedere alle case popolari.

Al presidio hanno partecipato anche alcuni esponenti delle opposizioni come il deputato Dem Marco Furfaro, oltre a Elisabetta Piccolotti e Franco Mari di Sinistra Italiana. “Siamo qui in piazza ad esprimere il nostro sostegno al comitato ‘Ci vuole un reddito’ perché qui vediamo un’Italia ben diversa da quella che vede la maggioranza e il governo della destra. Loro il reddito necessario per i ceti più fragili lo tagliano, non hanno nessuna intenzione di andare ad intervenire sul lavoro povero, sulle difficoltà di tante famiglie del nostro Paese”, afferma Franco Mari, mentre per Marco Furfaro “con questo Dl circa 400mila famiglie rimarranno senza uno strumento d’aiuto nel momento in cui sono in povertà e ciò è scandaloso perché saremo l’unico Paese d’Europa a non avere questo sostegno. Dicono prima gli italiani ma io aggiungo prima gli italiani che se lo possono permettere e gli altri devono rimanere indietro”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata