Presente la segretaria del Pd, Elly Schlein. Il sindaco Sala: "Meloni ci metta la faccia e dica 'siamo antifascisti'"

È partito a Milano da corso Venezia – sulle note di Bella Ciao – il tradizionale corteo nazionale del 25 aprile che dopo aver attraversato il centro cittadino si conclude in piazza Duomo con gli interventi istituzionali.  Sono circa 80mila i partecipanti. A fornire il dato il presidente dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati, dicendosi contento di una “grande manifestazione, partecipata, unitaria” che dà “un segnale importante al Paese per i 75 anni della Costituzione antifascista”.

In testa al corteo, tra gli altri, i vertici dell’Aned e dell’Anpi con il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo, il sindaco Beppe Sala (accanto a lui la compagna Chiara Bazoli con un garofano rosso in mano) Sala e il segretario della Cisl Luigi Sbarra. Subito dopo le bandiere della Uil e della Cgil, Azione e +Europa, esponenti di Italia Viva, una delegazione del Movimento 5 Stelle Lombardia e il Pd con lo striscione ‘Nata dalla resistenza’. A seguire la maxi bandiera arcobaleno della pace Unione popolare e Rifondazione Comunista con lo striscione ‘Fuori la guerra della storia’. Il camioncino con cui sfilano i due partiti è tappezzato da manifesti con il volto del presidente del Senato e la scritta ‘La Russa dimettiti!’ e l’invito a firmare una petizione per le parole sui fatto di Via Rasella. Alla manifestazione anche i Carc con cartelli contro il Pd e la Nato (‘DePdfichiamo il 25 Aprile per una nuova liberazione’ e ‘Fuori la Nato dalla storia’) e lo striscione anarchico ‘Disertor* delle vostre guerre’.

Alla manfiestazione ha partecipato anche la segretaria del Pd, Elly Schlein. Fazzoletto rosso dell’Anpi al collo, Schlein è stata accolta con un applauso. Dopo aver salutato il sindaco Beppe Sala alla testa del corteo, la segretaria ha raggiunto la delegazione del Pd.

Sala: “Meloni ci metta la faccia, dica ‘siamo antifascisti’”

La lettera non aggiunge molto. Io non voglio essere critico ad ogni costo ma certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. La Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: ‘siamo antifascisti’. Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L’importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala al corteo nazionale del 25 aprile. 

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