Il titolare della Farnesina: "Lavoriamo per tregua tra parti in conflitto"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna a parlare della situazione in Sudan e delle preoccupazioni per i nostri connazionali che si trovano nella capitale, da giorni al centro degli scontri tra l’esercito regolare e il gruppo paramilitare noto come Rapid Support Forces (RSF).

A Khartoum situazione complicata per gli italiani

“È una situazione molto complicata quella degli italiani che vivono a Khartoum. Noi stiamo lavorando a tutte le iniziative che possano portare a un cessate il fuoco e ha una tregua duratura tra le parti in conflitto”, ha detto il vicepremier intervistato dalla Nazione.

Timore è che parti in conflitto non abbiano intenzione di sedersi al tavolo

“Il timore è che le due parti in conflitto per il controllo del potere in Sudan non abbiano intenzione di sedersi a un tavolo – prosegue – Ci sono anche imprese italiane che lavorano per grandi opere nel paese. Mi auguro che non vengano distrutte le grandi infrastrutture che sono utili al popolo del Sudan. E di conseguenza che le due fazioni della giunta militare che si stanno combattendo non facciano danni al popolo sudanese”.

Italiani stanno tutti bene, ambasciata punto raccolta

“I nostri connazionali sono stati tutti contattati, anche durante la nottata, dall’unità di crisi del ministero, sono stati chiamati uno per uno e stanno tutti bene”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispetto alla situazione in Sudan parlando a margine del Salone del Mobile di Milano. ” La nostra ambasciata sarà il punto di raccolta – ha spiegato Tajani ai giornalisti – dopodiché faremo in modo di poterli mettere in sicurezza”.

“Le nostre forze armate, l’Aeronautica, i reparti interforze – ha concluso il numero uno della Farnesina – sono pienamente operativi, toccherà a loro garantire la massima sicurezza e tutelare i nostri concittadini. Mi auguro che si possa fare tutto in tempi brevi, siamo stiamo lavorando con le autorità locali per avere tutte le autorizzazioni necessarie”.

Da Ue richiesta aiuto per messa in sicurezza cittadini

“Abbiamo passato tutta la notte in contatto costante ovviamente con il ministro Crosetto e con il Presidente del Consiglio. La nostra unità di crisi lavora anche in contatto con quella della Unione Europea. Ho parlato anche con Josep Borrell che ha chiesto sostegno all’Italia per mettere in sicurezza anche altri cittadini europei e Roma farà la sua parte”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Salone del Mobile di Milano parlando della situazione in Sudan.

“L’ambasciatrice é operativa – ha aggiunto Tajani – lavora e sta diventando il punto di raccolta dei nostri connazionali”. Il ministro degli Esteri ha fatto sapere di essere in costante contatto con il numero uno della Difesa, Guido Crosetto. “Ci ho parlato poco fa. Viene aggiornato da noi in maniera costante. Di più non si può dire perché é un’operazione militare che non voglio mettere a repentaglio”.

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